L’Aquila, 8 paesi aiuteranno la ricostruzione della città

Otto tra ambasciatori e alti rappresentanti diplomatici hanno partecipato nel pomeriggio all’evento “L’Aquila ringrazia”, l’iniziativa a dieci anni dal sisma organizzata dal Comune dell’Aquila nella suggestiva cornice di Palazzo Pica-Alfieri “per esprimere la gratitudine agli Stati esteri che hanno fornito dei contributi per la ricostruzione di importanti edifici della città, danneggiati dal sisma dal sisma del 6 aprile 2009”.

I diplomatici, nel sottolineare il sostegno assicurato, hanno annunciato nuove iniziative e contributi per il futuro. A fare gli onori di casa il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Sono intervenuti gli ambasciatori in Italia, russo, Sergey Razov, francese, Christian Masset, Israele, Dror Eydar, Estonia, Celia Kunigas-Saagpakk, poi i vice ambasciatori in Italia, di Giappone, Akihiko Uchikawa, e Australia, Christopher Chung, il primo consigliere dell’ambasciata del Kazakstan, Aigerim Raissova, il ministro consigliere incaricato d’Affari del Canada, Christofer Burton.

“Il contributo dato all’Aquila è stato un alto esempio di un’amicizia vera tra i popoli e un autentico senso di compassione verso un partner che si è trovato in difficoltà. L’aiuto reciproco ha una lunga tradizione nella storia tra Russia e Italia”.

Così l’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, intervenuto all’Aquila all’evento “L’Aquila ringrazia”, l’iniziativa a dieci anni dal sisma organizzata dal Comune dell’Aquila nella suggestiva cornice di Palazzo Pica-Alfieri “per esprimere la gratitudine agli Stati esteri che hanno fornito dei contributi per la ricostruzione di importanti edifici della città danneggiati, o comunque degli aiuti per la rinascita del tessuto sociale e culturale del territorio del capoluogo d’Abruzzo”. “Ci fa piacere che L’Aquila stia gradualmente rinascendo – ha continuato -. Come cittadino non solo come ambasciatore sono fiero che la Russia abbia conferito questo contributo. Oggi abbiamo visitato le due strutture, che sono in via di ultimazione e siamo molto contenti dell’attività dei tecnici italiani dei beni culturali che hanno riportato i monumento al loro antico splendore”. La Russia ha stanziato 9 milioni di euro per gli interventi a palazzo Ardinghelli e nella chiesa di San Gregorio Magno. “Il terremoto ci ricorda che non siamo onnipotenti – ha spiegato l’ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar, – la risposta e però l’umanità, il mutuo aiuto, radicata nella tradizione ebraica. Isaia diceva che in caso di difficoltà che ognuno dica al suo fratello coraggio. Tra le vittime c’era un cittadino arabo israeliano, Hussein, venuto qui per ampliare conoscenze scientifiche, un campo che non conosce confini”.

Poi il vice ambasciatore del Giappone in Italia, Akihiko Uchikawa: “quando c’è stato il tragico sisma ero a Roma per organizzare il G8 in Sardegna poi dirottato all’Aquila”, “sono venuto più volte all’Aquila, ancora una volta testimonio la vicinanza ai familiari delle vittime, noi sappiamo cosa significano i terremoti perché il Giappone è terra sismica, in futuro auspico che il rapporto prosegua con interscambi continui”. Il Giappone ha versato circa 7 milioni di euro per un auditorium annesso al conservatorio musicale “Casella” e per la realizzazione di un centro polifunzionale per lo sport. “Sono felice di aver contributo alla costruzione a piazza D’Armi di un piccolo teatro – spiega il vice ambasciatore di Australia in Italia, Christopher Chung, – all’indomani del terremoto l’Australia si è mobilitata raccogliendo 6 milioni di euro a sostegno delle popolazioni colpite”.

“Sono qui per la quarta volta ed è sempre una emozione visitare questa terra forte, antica, temprata e nobile. L’Aquila è una città bellissima, una delle più belle d’Europa nella quale vedo un progresso ogni volta che vengo. Palazzi, chiese monumenti, la vita che torna nel centro storico, dimostrano una straordinaria progressione”. Così l’ambasciatore francese in Italia Christian Masset, intervenendo all’Aquila all’evento “L’Aquila ringrazia”, l’iniziativa a dieci anni dal sisma organizzata dal Comune dell’Aquila nella suggestiva cornice di Palazzo Pica-Alfieri “per esprimere la gratitudine agli Stati esteri che hanno fornito dei contributi ed aiuti per la ricostruzione e la rinascita sociale e culturale”. Complessivamente gli stati mondiali che nel 2009 hanno accettato l’invito di “adottare” monumenti storici hanno devoluto circa 32 milioni di euro.

Il governo francese ha stanziato 3,25 milioni di euro, la stessa somma è stata assicurata alla ricostruzione della chiesa di Santa Maria del Suffragio inaugurata lo scorso 6 dicembre alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dello stesso ambasciatore.
“Siamo stati soci del restauro, grandissimo orgoglio per noi, e vogliamo continuare, si deve pensare al futuro. Per noi questo palazzo, bellissimo, è punto di incontro della storia tra Francia e Italia visto che ospitò Napoleone Bonaparte”, ha detto ancora Masset.

Il ministro consigliere incaricato d’Affari del Canada, Christofer Burton, ha sottolineato che “quando ci fu il terremoto, il Canada ha deciso di rispondere all’appello del governo italiano. Non solo per dare una mano ma per ripristinare il tessuto economico. Il pensiero andò alle 309 vittime di cui 55 studenti ed allora si pensò di finanziare un centro polivalente che ho visitato personalmente verificando il fatto che ci sono molti studenti che utilizzano le Infrastrutture. Con la Protezione civile si trovò poi un terreno vicino alla università dove furono piantati 55 aceri, quegli alberi sono ancora lì ad onorare gli studenti morti. Il nostro desiderio è che L’Aquila torni all’antico splendore”. Il Canada ha stanziato circa 4,5 milioni di euro.

Per il primo consigliere dell’ambasciata del Kazakstan, Aigerim Raissova, “disgrazie naturali non possono essere evitate ma si possono aiutare coloro che sono vittime di tali eventi, siamo stato onorati di aver contribuito alla ricostruzione e siamo disponibili per il futuro”. Il Governo Kazako ha stanziato 1,7 milioni di euro per il restauro del complesso monumentale San Giuseppe de Minimi.

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