Il presidente dell’Anci in visita all’hub di accoglienza di Avezzano

 “Nei loro sguardi si percepiva il senso di liberazione da un’immane tragedia. E ancora una volta dobbiamo ringraziare la Croce Rossa, l’Esercito, la Protezione civile e i volontari per la straordinaria organizzazione messa in campo in poche ore, sia sotto l’aspetto logistico che per l’assistenza sanitaria e umanitaria”.

 

Così il presidente Anci Abruzzo e sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che questa mattina è stato in visita istituzionale, insieme all’assessore al sociale Ilaria De Sanctis, presso l’hub di prima accoglienza per i rifugiati afgani di Avezzano, il più grande d’Italia, che ha una capienza per circa duemila persone. Hub dove sono ospitate intere famiglie e soprattutto numerosi bambini.

L’incontro odierno – ha sottolineato D’Alberto – è stato l’occasione per confrontarci e prepararci alla seconda fase che sarà caratterizzata dall’ospitalità strutturata sui singoli territori: Anci Abruzzo, in linea con l’associazione nazionale, sta già coordinando le attività e le procedure dei singoli comuni molti dei quali hanno manifestato, sin da subito, la disponibilità che attraverso il sistema Sprar e con il coordinamento delle Prefetture troverà attuazione e concretezza già dai prossimi giorni”.

Il Comune di Teramo, in particolare, che già da giorni è a lavoro per potenziare il sistema di accoglienza di breve e lungo periodo diffusa sul territorio in sinergia con la Prefettura, incontrerà il Prefetto già lunedì mattina per organizzare la distribuzione dei rifugiati. “Ancora una volta i sindaci e i territori – ha concluso il presidente Anci Abruzzo – confermano di accettare e saper gestire questa ennesima sfida in nome dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà. Il nostro obiettivo è quello di dare una nuova casa a chi ha dovuto lasciare la propria, regalando un futuro ad ogni sorriso dei bimbi che si avviano alla loro nuova vita.”

All’hub di prima accoglienza e smistamento dell’Interporto di Avezzano che in serata ospiterà circa 1.300 profughi afghani, nelle prossime ore comincerà anche il trasferimento nelle regioni italiane: come riferisce il direttore dell’agenzia regionale di Protezione civile regionale abruzzese, Mauro Casinghini, che sta coordinando insieme alla Croce Rossa Italiana le operazioni, a lasciare per primi il campo base saranno una settantina di persone che verranno sistemate negli alberghi della provincia dell’Aquila, a partire dalla Marsica. In Abruzzo, secondo quanto si è appreso, dovrebbero rimanere circa 170 persone.

“Per ora stiamo ragionando sulla base di 170 persone – spiega ancora Casinghini -. Stiamo reperendo gli alberghi che stiamo trovando più nell’Abruzzo interno visto che sulla costa sono ancora molto frequentati per una stazione estiva ancora in svolgimento”.

Impostazioni privacy