Covid19, focolai Valle Peligna: il CTS propone delle restrizioni

Non ci saranno zone rosse nei numerosi focolai in atto nei comuni della Valle Peligna.

 

Il comitato tecnico scientifico abruzzese, riunito stamani in video conferenza, proporrà nelle prossime ore alla Giunta regionale una serie di restrizioni per contrastare l’insorgere da alcune settimane di positivi tra le popolazioni. In particolare, la ipotesi di lavoro del comitato, in seno al quale c’è anche la Asl provinciale, parla di mascherine obbligatorie 24 su 24 anche nei luoghi aperti, la chiusura anticipata di negozi e locali e il divieto di manifesti ogni sportive ed eventi.

 

I “consigli” dell’organismo guidato dal responsabile regionale per la emergenza sanitaria, Alberto Albani, coadiuvato dal direttire del Dipartimento Salute, Claudio D’Amario, potrebbe essere attuati nelle prossime ore. I comuni interessati potrebbero essere Sulmona, Bugnara, Introdacqua, Pettorano sul Gizio e Pratola Peligna. In queste ultime settimane l’Abruzzo interno, in particolare la provincia dell’Aquila ha fatto registrare contagi record rispetto alla zone costiere, molto colpite durante la emergenza, con circa 200 positivi: tra contagiati, tra cui soggetti tornati da vacanze in Italia e all’estero e persone entrate in contatto con loro.

 

Nelle settimane passate la Giunta regionale come il governatore, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, ha deciso di istituire per 3 giorni la zona rossa a Casamaina, frazione del comune montano di Lucoli, dove si sono registrati una quarantina di contagi.

 

 

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