Vento e neve bloccano il recupero dei corpi dei due alpini morti sul Gran Sasso

L’Aquila. Una bufera di neve e il forte vento hanno bloccato le operazioni di recupero dei corpi di due alpini Giovanni De Giorgi, 26 anni di Galatina (Lecce) e Massimiliano Cassa, 29, di Corato (Bari) che venerdì scorso sono scivolati in un canalone, sul Gran Sasso, durante un’escursione a quota 2.400 metri. Dal lato di Campo Imperatore sono in attesa le squadre di Cnsas, Cfs, Gdf e gli alpini del 9/o Reggimento; dal lato di Prati di Tivo una squadra del Cnsas. Escluso l’intervento dell’elicottero.

Militari morti Gran Sasso, D’Alfonso: “spero presto recupero”

“Auspico che l’impegno e la tecnica dei nostri Corpi militari riescano, il prima possibile, a ricondurre Giovanni e Massimiliano all’affetto di chi li ama”. È uno dei passaggi della nota di cordoglio che il Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha indirizzato alla famiglia dei due giovani alpini che hanno perso la vita sul Gran Sasso.

“Esprimo a nome dell’intera Comunità abruzzese e mio personale – scrive il Presidente – il cordoglio per la morte dei giovani alpini Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa. Giungano i miei sentimenti di profonda vicinanza alle famiglie De Giorgi e Cassa costrette a patire, in queste ore, anche la sofferenza di non poter ancora riabbracciare, per un ultimo saluto, i corpi dei loro cari. Sono profondamente colpito da questa tragedia che punisce due giovani proprio mentre vivono le emozioni della loro passione per la montagna. Spero che in vetta al Corno Grande essi abbiano misurato il loro coraggio, la loro determinazione e il loro smisurato amore con la bellezza che li ha circondati e che, alfine, li ha voluti portare con sé. Auspico che l’impegno e la tecnica dei nostri Corpi militare riescano, il prima possibile, a ricondurre Giovanni e Massimiliano all’affetto di chi li ama”.

Alpini morti sul Gran Sasso: slitta a domani recupero

Rientrata a Campo Imperatore la squadra che ha operato per la messa in sicurezza della Ferrata Brizio lungo la quale con tutta probabilità domani sarà fatto il recupero delle salme dei due alpini del 9/o Reggimento caduti venerdì in un canalone del Gran Sasso. Nei giorni scorsi i corpi erano stati ancorati con barelle alla roccia. Verranno portati, seguendo la corda fissa della ferrata, quasi certamente verso Prati di Tivo (Teramo) seguendo il sentiero per il Rifugio Franchetti.

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