Orsa morta nel Parco Nazionale d’Abruzzo: patologia contagiosa?

Gioia dei Marsi. Un’orsa dall’età stimata di 5-6 anni è morta nel centro di sorveglianza del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a Pescasseroli. Qualche ora prima era stata trovata in gravi condizioni dai guardiaparco del servizio di sorveglianza nei dintorni di Sperone, frazione alle porte di Gioia dei Marsi. Presentava tremori e problemi di coordinamento motorio; immediatamente sedata dai veterinari era stata portata nel centro dove è morta nonostante le prime cure.

Timori per una possibile “patologia contagiosa” vengono dal presidente della Società di storia della fauna “Giuseppe Altobello” di Baranello, Corradino Guacci, in relazione alla morte del plantigrado.

“Costituirebbe, se acclarata, un serio rischio per la sopravvivenza della popolazione dell’Orso Marsicano”, spiega Guacci che invita ministeri dell’Ambiente, della Salute ed Ente Parco nazionale “a non tardare nel prendere i dovuti provvedimenti per scongiurare quella che costituirebbe una vera e propria catastrofe ecologica e una perdita irrinunciabile per la biodiversità del nostro Paese”.

“In attesa del risultato delle analisi dei campioni inviati all’Istituto zooprofilattico di Teramo – conclude – esortiamo all’azione chiunque abbia responsabilità di gestione”.

Sull’episodio è intervenuta anche l’associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano “Salviamo l’Orso” che, dando atto al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di avere dato tempestiva notizia del ritrovamento, auspica che in questo caso venga data tempestiva notizia anche della causa “rimasta invece avvolta – afferma – nelle nebbie delle reticenze” nei casi dell’orso maschio recuperato ai prati del Sirente nel Gennaio 2012, e poi morto, e del plantigrado ritrovato morto nei pressi della Riserva della Duchessa nel Dicembre del 2008.

Impostazioni privacy