Inchiesta terremoto: Cialente è ‘disperato’, ma non si dimette

L’Aquila. “Sono disperato ma resto”. È un sindaco ferito Massimo Cialente, che questa mattina, ai microfoni di Radio Città Futura, ha annunciato che non si dimetterà dalla carica di primo cittadino.

Ma ha voluto comunque gridare la sua disperazione.

Sono finiti i soldi della ricostruzione” ha detto “e il governo e Trigilia non mi danno risposte. Più volte penso di mollare, la tentazione è enorme ma di fatto sarebbe una fuga dalle attuali difficoltà. E’ chiaro che in questo momento c’è uno scontro politico perchè non ci sono soldi, non c’è un progetto di come finanziare la ricostruzione, c’è lo scontro con l’Europa per questa vergogna che anche in caso di calamità naturale gli Stati membri non possono sfondare il 3%”.
Cialente ha quindi ricordato che “il governo doveva fare dall’anno scorso dei decreti attuativi della legge Barca, decreti che non sono stati mai fatti“.

Infine, nel merito dell’inchiesta ha detto: “se le accuse si dovessero rivelare vere anche all’1%, è la qualità di quello che è successo che è di una gravità estrema e che getta una luce terribile”.

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