Arresti per furti e droga ad Avezzano e Luco ed un albanese espulso a L’Aquila

arresto-manetteAvezzano. Proseguono i servizi mirati della Polizia di Stato nel territorio della provincia aquilana per il contrasto dei furti. Le attività di controllo del territorio hanno permesso di cogliere nel pomeriggio di ieri 19 novembre in fragranza di reato due italiani, R.A. e A.E., che avevano poco prima commesso un colpo nel supermercato Tigre di Avezzano, attirando l’attenzione del servizio di vigilanza.

Gli uomini del locale Commissariato li hanno sorpresi con la refurtiva, consistente in generi alimentari di vario tipo e li hanno arrestati per furto aggravato in concorso. Uno di loro, che era già agli arresti domiciliari per furto, risponderà anche del reato di evasione.Nella tarda serata, sempre ad Avezzano, è stato arrestato Z.E.H., marocchino, per furto di corrente elettrica ai danni di un condomino e minacce nei confronti degli stessi coinquilini. Sono in corso accertamenti sulla sua posizione nel territorio italiano.

Sempre ieri pomeriggio è stata eseguita a Luco dei Marsi anche un’ordinanza di custodia cautelare a carico di E.M.H., marocchino e già arrestato a luglio dalla Squadra Mobile per traffico di stupefacenti, in aggravamento della misura restrittiva già in atto. A L’Aquila nella notte le volanti sono intervenute su un diverbio all’interno di il locale “I 100 Capricci” dove una donna aveva segnalato al 113 la presenza di una persona che disturbava. Contattata, la donna riferiva che l’uomo che la infastidiva, B.J. albanese del 1983, era il suo ex compagno. L’uomo, sprovvisto di documenti ma noto a questi uffici, risultava inottemperante al provvedimento di espulsione emesso dal Questore dell’Aquila, per cui, per meglio accertare la sua posizione sul territorio italiano veniva condotto in Questura. Sono state immediatamente attivate le procedure per l’espulsione con provvedimento del Prefetto, che prevedono l’accompagnamento del cittadino albanese nel pomeriggio di oggi, come disposto dal Decreto di trattenimento emesso dal Questore, presso il C.I.E. (Centro Identificazione ed Espulsione) di Bari e per essere rimpatriato verso il paese di origine dopo le operazioni di identificazione.

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