Avezzano, presentato alle istituzioni il nuovo progetto industriale della Micron

micronAvezzano. Si è svolto oggi presso lo stabilimento della Micron Technology Italia un incontro aperto alle istituzioni e ai principali attori del territorio marsicano. Riccardo Martorelli, prossimo COO (Chief Operating Officer) di LFoundry e Sergio Galbiati, prossimo co-CEO (chief executive officer), hanno illustrato il business plan dello stabilimento, il nuovo assetto societario della compagnia dopo la vendita del sito da Micron ad LFoundry ed hanno sottolineato le sfide che come territorio potranno essere affrontate congiuntamente.

“Dai primi giorni di maggio – ha dichiarato Galbiati – partirà un nuovo progetto industriale, 100% europeo. Sono certo che il sano confronto registratosi durante l’incontro potrà incentivare il sostegno di tutti nel far insediare la nuova realtà industriale ad Avezzano. Alle autorità italiane abbiamo chiesto di adoperarsi nel sostenere una politica industriale europea competitiva nel settore, affinchè LFoundry possa diventare un’azienda leader in Europa capace di servire mercati e clienti in tutto il mondo. A tutti i presenti e al territorio in generale“ continua Galbiati “abbiamo ricordato che i cambiamenti esistono nella vita di ogni individuo o azienda, pertanto non vanno considerati come eventi straordinari ma come processi continui, di tutti i giorni. Questo territorio allora dovrà sempre più sviluppare la propria resilienza, ovvero, la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi, di riorganizzare positivamente la vita dinanzi alle difficoltà, rafforzando la rete tra i vari attori del sistema territoriale che, come dico da sempre, è la chiave del successo in un mondo che costantemente cambia.

Durante l’incontro è stata poi confermata la necessità di intervenire sulla riduzione del 30% dell’eccesso strutturale di ore lavorabili. Martorelli ha spiegato come: “l’indicazione chiara venuta dal Governo è di salvaguardare l’alto livello di professionalita’ tra i lavoratori attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi da attuarsi con modalità funzionali alla rigorosa realizzazione del piano industriale. A nostro avviso, facendo leva sul consenso della stragrande maggioranza dei dipendenti, già monitorato tramite un’indagine di opinione interna anonima, i criteri per definire la presenza al lavoro durante la cassa integrazione straordinaria devono tener conto di vari aspetti quali la funzione lavorativa, le competenze, la prestazione individuale e i livelli di assenteismo registrati negli anni”.

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