L’Aquila, contributi ricostruzione non dovuti: scatta il sequestro di soldi e immobili

Avevano ottenuto un contributo pubblico per acquistare una casa, in luogo di quella danneggiata dal sisma, senza averne diritto.

 

La guardia di finanza de L’Aquila (polizia tributaria), in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip Guendalina Buccella su richiesta del pm Fabio Picuti, hanno effettuato il sequestro preventivo di 140mila euro a carico di due persone, entrambe aquilane, per l’indebita percezione del contributo pubblico, in favore della ricostruzione privata, erogato dal Comune della cittadina capoluogo.

Al termine delle indagini, i militari della Guardia di Finanza hanno accertato che S.R. 54 anni, mediante la presentazione di false attestazioni, aveva indebitamente ottenuto un contributo pubblico finalizzato all’acquisto di una abitazione sostitutiva a quella danneggiata dal sisma. In particolare, è stato riscontrato che l’immobile per il quale era stato richiesto il contributo, contrariamente a quanto dichiarato, non possedeva il previsto requisito di “abitazione principale”. Inoltre aveva presentato una perizia di stima – redatta dal tecnico M.G. (54 anni) – con la quale era stato attestato anche un valore dell’immobile superiore a quello reale.

 

Tale comportamento fraudolento, integrando la fattispecie di cui all’art. 316 ter c.p. (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato), ha consentito la concessione del contributo pubblico di circa 140.000 euro non spettante. Pertanto, l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro nei confronti dei responsabili delle disponibilità finanziarie e di un immobile, per un importo complessivo pari al contributo illecitamente percepito.

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