L’Aquila, incontinenza e prolasso: visite gratuite per le donne. Al via programma di prevenzione

Un colloquio col medico, una successiva, eventuale visita gratuita di controllo e, se necessario, ulteriori approfondimenti: tre livelli di verifica per monitorare la salute delle donne su incontinenza urinaria e prolasso genitale (crollo dell’apparato).

 

Consisterà in questo la giornata di prevenzione, organizzata dall’ospedale di L’Aquila per lunedì prossimo 2 ottobre, aperta alle donne che vogliano sottoporsi a controlli di prevenzione. Un’iniziativa quanto mai opportuna tenendo conto che oltre il 30% delle donne ultra 50enni del territorio aquilano soffre delle patologie indicate e che quelle a partire dai 25-30 anni sono sempre più esposte ai dolori del pavimento pelvico. La giornata all’insegna della prevenzione, prevista per il 2 ottobre, si svolgerà al San Salvatore, negli ambulatori del Pelvic Center, diretti dalla prof.ssa Angela D’Alfonso, dalle ore 8 alle 14.00, nell’edificio L3, attività che opera all’ambito del reparto di ostetricia e ginecologia diretto dal prof. Gaspare Carta.

 

Lunedì prossimo le utenti avranno colloqui (gratuiti) con i medici che, in base alle informazioni assunte, potranno valutare se è necessario fissare direttamente una prima visita (sempre gratuita). L’eventualità di fare un secondo controllo, dettato dalle necessità di compiere ulteriori indagini specialistiche, comporterà invece il pagamento del ticket. Per la giornata di lunedì prossimo, per i colloqui medici-utenti, saranno all’opera in ambulatorio 6 specialisti. Il 2 ottobre le donne potranno presentarsi direttamente in ambulatorio (ore 8-14.00) oppure, per prenotare visite, utilizzare il sito dell’Aiug (associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del Pavimento Pelvico).

 

Per eventuali informazioni 0862/368656. Il Pelvic Center, attivo da oltre 6 anni all’Aquila, effettua oltre 2.000 prestazioni l’anno e, in virtù del tasso di qualità assicurato e della completezza delle prestazioni, richiama donne da fuori regione (tra esse Lazio e Campania) nella misura del 20% sul totale delle pazienti.
“In seguito all’aumento dell’età media della vita si registra un incremento dell’incidenza delle malattie pelvi-perineali”, dichiara la prof.ssa D’Alfonso, “è ciò rende ancora più importante le necessità di sottoporsi a controlli per consentire diagnosi precoci e interventi tempestivi. Il livello di attenzione della popolazione femminile è però ancora scarso, forse anche per il senso di vergogna che suscitano queste patologie. Le nostre continue iniziative sulla prevenzione”, conclude la D’Alfonso, “cercano di diradare la resistenza e di coinvolgere il maggior numero di donne negli accertamenti”

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