Capestrano, sagra troppo vicina al cimitero. Per il Tar si può fare

cimitero_genericaCapestrano. Una sagra vicina al cimitero? Per il Tar si può fare. È quanto accaduto a Capestrano, dove il sindaco si era opposto allo svolgimento della Sagra della Trota perché troppo vicina al cimitero.

L’Associazione Pro – Loco di Capestrano, tramite il suo presidente Maria Laura Tresca, ha reso noto che nelle giornate dell’11 e del 12 agosto la manifestazione si svolgerà regolarmente in località San Giovanni, come avviene da ormai circa trent’anni. “L’evento – spiega Trsca in una nota – si potrà svolgere in forza del decreto cautelare emesso dal TAR di L’Aquila nell’ambito del procedimento amministrativo incardinato a tal fine dall’avvocato Paola Fiorino. Infatti, al fine di poter realizzare l’evento, l’Associazione Pro Loco è dovuta ricorrere alle vie giudiziali, vista la ferma, e soprattutto ingiustificata, opposizione del sindaco di Capestrano, Giuseppe Marulli, che non ha concesso la relativa autorizzazione, ritenendo, ingiustamente e contrariamente a quanto ritenuto da tutte le precedenti amministrazioni comunali, che l’area da sempre adibita allo svolgimento della Sagra della Trota non fosse adeguata in quanto troppo vicina al cimitero comunale”.

In realtà il problema era stato sollevato già lo scorso anno e anche in quella circostanza la Pro Loco inoltrò ricorso al TAR di L’Aquila per sentir dichiarare l’illegittimità del provvedimento del sindaco di diniego allo svolgimento della sagra. “E anche in quella sede – prosegue la presidentessa – il TAR concesse autorevolmente il provvedimento d’urgenza richiesto, consentendo così  la realizzazione dell’evento. Quest’anno, per l’edizione 2012 della Sagra, il sindaco, nell’erronea convinzione che il procedimento ancora pendente dinanzi agli organi di giustizia amministrativa potesse in qualche modo impedire lo svolgimento della manifestazione, ha nuovamente e volontariamente negato la relativa e formale autorizzazione richiesta, imponendo così alla Pro Loco di ricorrere ancora alla magistratura competente al fine di vedere soddisfatta una ragione già anticipata e, soprattutto, di vedere soddisfatti gli interessi dell’intero paese di Capestrano e della sua comunità, che da circa trent’anni vivono lo straordinario evento della Sagra della Trota con notevoli e conseguenti benefici”.

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