Ospedale Sulmona, nuove assunzioni di medici per il pronto soccorso

Sulmona. “Pronti ad assumere altri medici, dopo l’ok della Regione, per potenziare gli organici del pronto soccorso dei vari ospedali dell’azienda, tra cui quello di Sulmona”

Il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, annuncia una serie di assunzioni per irrobustire le prestazioni del servizio in tutto il territorio della provincia.

“Ci accingiamo a immettere in servizio”, dichiara Tordera, “5 medici che saranno assegnati ai pronto soccorso di Sulmona, Avezzano e Castel di Sangro, in base alle rispettive necessità. Saranno assunzioni a tempo indeterminato in modo da dare soluzioni di carattere strutturale e non provvisorio ad attività così importanti. Per Sulmona, così come per altri presidi della Asl, c’è la massima attenzione a migliorare le prestazioni soprattutto nei periodi estivi”.

“La direzione della Asl”, aggiunge Tordera, “insieme a queste misure di rafforzamento dei ranghi del personale, ritiene che, per il concreto rilancio dell’offerta sanitaria peligna, occorra eliminare carenze che riguardano alcuni reparti dell’ospedale di Sulmona per via di tassi di occupazione dei posti letto molto bassi”

“La prosecuzione dell’azione di consolidamento delle prestazioni del comprensorio, che sarà il primo in regione ad avere un nuovo ospedale moderno tra quelli progettati, richiede quindi che l’utenza riacquisti fiducia. E’ un passaggio essenziale che necessita della piena adesione dei medici e degli altri operatori che, al di là del supporto che la direzione aziendale è impegnata ad assicurare, sono chiamati a svolgere con convinzione la loro mission, in un’ottica di spirito di servizio verso i pazienti, appartenenza aziendale e orgoglio professionale”.

“Tutto ciò”, concludel Manager, “oltre a costituire un valore aggiunto che va oltre la mera prestazione professionale, diventa un fattore indispensabile per recuperare quote di utenti, rendere più produttivi i reparti e trasmettere un senso di efficienza alla comunità della Valle peligna. Ciascuno per il proprio livello di responsabilità”, conclude Tordera, “deve sentirsi parte di questo complessivo progetto di rilancio dell’attività sanitaria del bacino peligno”

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