Sulmona, Cgil: ‘L’ospedale chiude per ferie’

Sulmona. La gravissima carenza di personale denunciata dalla Fp-Cgil della provincia dell’Aquila sta determinando il collasso dei servizi sanitari.

Infatti è notizia di oggi che a seguito di alcune assenze impreviste di personale infermieristico e in concomitanza con il periodo di ferie estive (assenze che si vanno ad aggiungere alle già poche risorse umane a disposizione), nel Dipartimento Chirurgico del P.O. di Sulmona (nelle Unità Operative di Chirurgia e Ortopedia) verrebbero accorpati i servizi con le evidenti ripercussioni sui servizi di emergenza urgenza e, ovviamente, sull’utenza.

‘Abbiamo inoltre appena appreso che il reparto di Medicina Nucleare, la cui attività è stata già ridotta al lumicino senza che alcuna spiegazione sia stata formalizzata da parte della Asl, nel mese di agosto chiuderà perfino l’attività di prenotazione che tanto era servita ad “ottimizzare le risorse”.

Tutto ciò si aggiunge alle gravi carenze di personale in tutti i servizi e reparti. La Fp-Cgil da mesi denuncia questa situazione e chiede incontri per le carenze di personale e l’organizzazione del lavoro nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, per la Pediatria, la Radiologia, la Cardiologia UTIC e l’Oncologia, solo per citare alcuni esempi nel presidio ospedaliero di Sulmona. Richieste di incontro che vengono puntualmente disattese dai vertici aziendali che, fatte salve alcune eccezioni, non si degnano nemmeno di riscontrare le numerose lettere che gli abbiamo inoltrate.

Sono rimaste infatti disattese richieste di incontro (e relativi solleciti) indirizzati al Direttore generale e a quello sanitario della Asl, al direttore del Dipartimento Materno-infantile e al direttore del Dipartimento Tecnologie pesanti. Tale comportamento palesa un comportamento antisindacale nei confronti della Fp-Cgil.
L’impoverimento della garanzia nell’erogazione dei servizi, e addirittura le chiusure di servizi pubblici essenziali per ferie estive, sono a dir poco inaccettabili e rappresentano un gesto di assoluta inciviltà. Occorre immediatamente ripristinare la dotazione organica e aprire un confronto serio per discutere del fabbisogno del
personale e delle risorse economiche da mettere a disposizione.

A tal proposito chiediamo all’assessore regionale alla sanità Paolucci e al direttore generale della Asl, Tordera, che fine hanno fatto i 2 milioni di euro che l’assessore aveva promesso per il sostenimento del costo del personale? Sono mai arrivati? E se sì, forse non sono stati sufficienti? Forse aveva ragione la Fp-Cgil quando affermava che i 2 milioni al massimo avrebbero ridotto lo sforamento da 5,5 a 3,5 milioni? E che quindi tali risorse non sarebbero state sufficienti a garantire il personale a copertura dei servizi?

Nel frattempo, però, non potendosi più tollerare tale situazione, che da una parte vede i lavoratori utilizzati in dispregio delle vigenti normative in tema di orario di lavoro, e dall’altra, nonostante tale utilizzo massacrante, vede addirittura il ridimensionamento dei servizi sanitari essenziali, la Fp Cgil annuncia che nei prossimi giorni verrà proclamato lo stato di agitazione del personale mediante l’attivazione, nel rispetto della normativa in materia di servizi pubblici, delle procedure di raffreddamento davanti al Prefetto della provincia dell’Aquila’,
sostengono Francesco Marrelli e Anthony Pasqualone della FP CGIL della Provincia dell’Aquila.

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