Terremoto L’Aquila, sfollato minaccia suicidio per protesta alloggio CASE

progetto_caseL’Aquila. Incatenato al balcone del suo appartamento inagibile uno sfollato del sisma dello scorso 4 aprile 2009 ha minacciato per alcune ore di gettarsi nel vuoto perché l’abitazione del progetto C.A.S.E. di Coppito assegnata non sarebbe sufficiente alle esigenze della sua famiglia, in procinto di crescere per l’imminente nascita di un secondo figlio. L’episodio è avvenuto questa mattina in via dei Vestini nel quartiere della Banca d’Italia dell’Aquila.

La famiglia di Teodosio Fedullo, 50 anni, ha fatto richiesta per un alloggio più grande, ma potrà averla solo dopo la nuova nascita, a giugno, presentando il certificato.
Dopo la promessa di un incontro con il coordinatore della Struttura, Roberto Petullà, per la gestione dell’emergenza per lunedì prossimo l’uomo si è poi convinto a desistere dal gesto e a scendere dal balcone.

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