L’Aquila, identificati i “pirati” della strada che hanno investito un giovane operaio

carabinieri-medPizzoli. Identificati dai carabinieri i due fratelli aquilani sospettati di aver investito, nella notte tra 25 e 26 dicembre, Stefano Barone, un operaio di 30 anni di Arischia. L’Audi A3, intestata ad uno dei due fratelli, avrebbe travolto Barone, mentre stava parlando con un amico che si trovava all’interno di un’auto parcheggiata.

L’incidente è avvenuto in via Villa San Pietro, tra Marruci e Pizzoli, nelle vicinanze di una discoteca. I due fratelli sarebbero scappati via senza prestare soccorso al giovane operaio di Arischia. I carabinieri dell’Aquila sarebbero riusciti a risalire ai “pirati”, grazie al numero di targa preso da alcuni testimoni dell’incidente. Stefano Barone è stato immediatamente ricoverato in Rianimazione e dopo poche ore è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla testa per la rimozione di un ematoma. Le condizioni del giovane operaio sono ancora molto gravi. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri il giovane investitore, sotto choc, ha spento il cellulare e ha cominciato a vagare per tutta la notte, prima col fratello e poi da solo. I militari sono riusciti ad ascoltare soltanto un fratello che ha negato ogni responsabilità. L’altro fratello è ancora irreperibile, solo quando sarà rintracciato e sentito, i carabinieri potranno effettuare un’esatta ricostruzione della dinamica dell’investimento. L’Audi A3, appartenete ad uno dei due fratelli, è stata ritrovata sotto la loro abitazione, con delle evidenti ammaccature e una ruota danneggiata, che confermerebbero l’ipotesi degli inquirenti. I due giovani aquilani sono stati denunciati per concorso in lesioni colpose e omissione di soccorso.

Luca Ruffini

 

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