L’Aquila, nuovo software per migliorare trasporto studenti

pezzopaneL’Aquila. Il Comune dell’Aquila ha affidato all’AMA una somma di 50mila euro con cui l’azienda per il trasporto pubblico si doterà di un software, in grado di ottimizzare il servizio di trasporto notturno e a chiamata, rivolto alla popolazione studentesca.

Lo comunica l’assessore comunale Stefania Pezzopane. “Grazie a questo nuovo sistema – dichiara l’assessore – l’AMA sarà in grado di offrire nuovi servizi. Come ci hanno comunicato i vertici dell’azienda sarà infatti possibile la sostituzione dei servizi festivi, con orario e itinerario fisso, con un servizio a chiamata e la realizzazione di nuovi servizi a chiamata per le ore notturne, oltre a prevedere un efficiente sistema informativo per l’utenza”.

Le nuove corse festive a chiamata saranno introdotte per servire anche le frazioni meno popolose, dove gli studenti trovano alloggio a costi minori. Appositamente studiato per gli studenti anche il bus a chiamata dopo le ore 20.00.

Il nuovo software, dunque, consentirà non solo di programmare entrambe i servizi, ma anche a fornire maggiori informazioni reperibili sul sito web dell’AMA. “L’obiettivo è quello di migliorare il servizio – continua la Pezzopane -. Tuttavia, mentre noi ci spendiamo per realizzare cose concrete, apprendiamo dall’assessore regionale Morra dei nuovi tagli al trasporto. Se sarà confermato il taglio di 4 milioni di euro all’AMA, per L’Aquila sarà un vero disastro. Dopo il 6 aprile, la risposta alla frammentazione sociale ed abitativa dovrebbe  essere quella di potenziare i trasporti. Infatti l’AMA ha garantito in questi due anni e mezzo 600mila chilometri in più. Se ci saranno nuovi tagli, la nostra popolazione sarà ulteriormente penalizzata. Lancio un appello a tutte le forze politiche presenti in Regione, in particolar modo a consiglieri e assessori aquilani, affinché intervengano per ostacolare questa manovra. Altrimenti tutti i nostri sforzi, compresi quelli di migliorare i trasporti per gli universitari, saranno azzerati”. 

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