Maltempo, arrivato a Campotosto il ‘bruco’ con beni di prima necessità

Campotosto. E’ arrivato a Campotosto il “bruco” dell’esercito che si occuperà di portare i viveri alle persone rimaste isolate all’interno dei Map nella parte alta del paese.

Acqua, pane, latte e beni di prima necessità che verranno distribuiti alle oltre 100 persone che hanno trovato rifugio nei Map in seguito alle scosse del terremoto e per ripararsi dal freddo della neve.

Croce Rossa: ‘Manca acqua potabile a Campotosto e Montereale, corsa contro il tempo’

“Il problema è che le condizioni atmosferiche sono proibitive. Io vedo veramente tutti impegnati a portare soccorso, ma con questa neve non è affatto facile. Soprattutto raggiungere quei posti da dove arrivano le richieste di soccorso, che non possono essere soddisfatte all’istante perché è praticamente impossibile raggiungerle. E sono anche richieste di generi di prima necessità: a Campotosto e a Montereale in questo momento abbiamo una richiesta di acqua potabile, perché l’acqua non si può neanche più bere. Ci stiamo adoperando per far arrivare dei bancali di acqua potabile”: cosi Gabriele Perfetti, presidente Cri Abruzzo, a Radio 24.

“Abbiamo già allertato il nostro interporto di Avezzano che dispone di bancali pronti. Tempo di farli partire e fargli raggiungere sia Campotosto che Montereale. Molte di queste zone sono prive di energia elettrica, le linee sono collassate” ha spiegato Perfetti.

Le frazioni isolate, ha aggiunto, non sono ancora state raggiunte tutte: “io vedo anche l’esercito che sta lavorando, notte e giorno, non si sono mai fermati. Il fatto è che quando ci si trova di fronte dei muri di neve alti due metri, anche con i mezzi più sofisticati si fa sempre molta fatica ad arrivare. Poi le persone hanno anche bisogno di lavorare un po’ in sicurezza. E, devo dire, molti lo stanno facendo neanche considerando questo aspetto”.

“Guardi, veramente è una corsa contro il tempo, ma soprattutto anche una lotta contro gli eventi atmosferici che non ci sta risparmiando. Sia Marche che Abruzzo e parte del Lazio. Siamo veramente in una condizione molto molto difficile.

Però facciamo del nostro meglio, cerchiamo anche di pensare a quello che sarà a 24, 48 ore, quando finalmente raggiungeremo tutte queste contrade, tutti questi territori dove effettivamente ci sono persone che chiedono aiuto e lì dobbiamo essere pronti poi a garantire ulteriori e altri tipi di soccorso”.

Impostazioni privacy