Santa Croce Canistro, sciopero dipendenti: per Colella, crisi non è colpa della proprietà

Canistro. “E’ stata una giornata particolare e difficile. Ma con la santa pazienza e con la preziosa collaborazione delle forze dell’ordine stiamo aspettando che tutto torni nella normalità ed entro la sfera dei diritti per riuscire a caricare e far partire i tir per le consegne”.

E’ il commento di Camillo Colella, patron della Santa Croce, l’acqua minerale di rilievo nazionale che viene imbottigliata nello stabilimento di Canistro, sulla situazione che si è creata oggi a causa del diniego da parte dei dipendenti in sciopero, di ingresso nel sito marsicano.

“Siamo fiduciosi che prima o poi la quindicina di dipendenti della Santa Croce che manifesta, possano capire la responsabilità di questa situazione che mette in difficoltà tutti, non è certo della proprietà – continua Colella -.

Comunque, vogliamo rassicurare che la Santa Croce non chiude e continuerà a mantenere con puntualità gli impegni con clienti e fornitori anche delocalizzando l’attività in altri siti produttivi.

Tutto ciò – conclude Colella -in attesa della definizione del contenzioso con la Regione e dell’esame definitivo del nuovo bando per la concessione”. Santa Croce ha in atto una disputa giudiziaria su più fronti con la Regione Abruzzo.

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