L’Aquila, don Osmam al vincitore del Grande Fratello: ‘ti dico io come spendere i soldi’

grande_fratelloRoio. C’è grande attesa per la finale di questa sera dell’undicesima edizione del Grande Fratello, il reality tanto discusso, ma che ogni anno fa incetta di ascolti, nonostante le polemiche. Dopo sei mesi di permanenza tra le 4 mura della casa più spiata d’Italia, uno tra Andrea Cocco, Ferdinando Giordano, Margherita Zanatta e Jimmy Barba si aggiudicherà il premio finale di 300mila euro.

E, come spesso accade, quando si hanno a disposizione tanti soldi come in questo caso, il vincitore potrebbe non avere le idee chiare su come spendere il denaro vinto. Una proposta la lancia don Osmam Prada, parroco della frazione aquilana di Roio, che invita il futuro vincitore a devolvere parte del bottino finale alla ricostruzione della chiesa distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009. Ed è proprio rivolgendosi a lui/lei che scrive una lettera aperta, pubblicata di seguito.

 

Caro fratello o sorella, che hai vinto l’avventura del grande fratello 2011. Nonostante io non condivida il programma televisivo voglio dirti: Auguri! Si, perché nella vita dobbiamo anche saper condividere i sogni e le mete raggiunte dagli altri, nonostante le nostre eventuali diverse opinioni. Mi è passato per la mente di scrivere questa lettera a te, per dirti che anch’io ho avuto un sogno, quello di diventare sacerdote di Cristo, mettendomi in gioco nelle sfide che la vita mi proponeva e che a volte mi imponeva. Posso dire che sono diventato un “grande fratello” per coloro che Dio ha messo nelle mie mani. Voglio dirti chi sono: mi chiamo don Osman Prada, sono venezuelano, ma Dio ha deciso che il mio programma di vita era qui nella terra italiana. Da tanti anni sono qui, sono fiero e orgoglioso di appartenere alla storia italiana, di appartenere a questa bellissima realtà, di poter essere strumento di pace e di fede per coloro che mi seguono nelle mie piccole comunità. Sai, ho visto con attenzione la vostra avventura, qualcuno potrà restare scandalizzato da questa notizia, ma ti confesso, tanti parlano male del programma eppure tutti lo guardano…io, ogni tanto, non sempre. Spesso sono rimasto sconcertato per i vostri argomenti, pazzie, pianti, i vostri peccati commessi davanti a tutti, la vostra voglia di raccontarvi, di esternare quello che c’è dentro i vostri cuori. Ti confido che prima di arrivare a giudicarvi ho pensato che siete dei giovani come tutti i giovani, che siete stati scelti fra i nostri ragazzi, che siete entrati in quel sistema televisivo che il mondo vi ha offerto. Credo però che siete giovani e che avrete tempo di rivedervi e cambiare, il tempo passerà e la fama finirà … alla fine vi incontrerete con voi stessi. Faccia a faccia. I tempi nostri a volte non sono i tempi di Dio, e viceversa, ma ecco la nostra bravura, sapere interpretare i segni che la vita ci dà e ci regala…forse il tempo è propizio per te e per la tua anima, se la sai interpretare e vivere nel modo migliore.

Vorrei esserti vicino in questo momento, non per i tuoi soldi e per la fama, ma perché oggi più che mai, penserai di essere super potente, indipendente, protagonista, lontano da Dio, centro del mondo e degli amici, o meglio di coloro che ti diranno di esserlo ma che semplicemente si metteranno in gioco con te…esaltando quello che a te piace sentire, per tenerti buono e sfruttare la tua fama. Oltre al premio finale diventerai famoso, i paparazzi ti faranno impazzire…ma ricordati di non perdere la tua essenza, la tua anima, la tua persona…il figliol prodigo, dopo il suo momento di gloria, dopo aver sperperato i soldi, la gioventù, la fama….rientrò in se stesso. Forse tu sarai più forte, questo me lo auguro…ma come dicono le Scritture: chi sta in piedi, stai attento a non cadere”. Io, come Gesù, voglio pregare per te, ma voglio anche darti una possibilità, di offrirti di fare un gesto, che potrebbe essere di equilibrio ma sopratutto di salvezza per la tua anima. Ti dicevo: sono un sacerdote, giovane come te, venezuelano, con una comunità in difficoltà. Siamo all’Aquila, la città distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009. Siamo una comunità che ancora celebra la S.Messa in una tenda-chiesa…con grandi disagi e difficoltà, con il freddo dell’inverno e il terribile caldo dell’estate. Abbiamo un progetto serio che stiamo portando avanti, per il restauro della nostra chiesa, ma ancora ci manca tanto per poter iniziare un’opera di restauro e poter vedere nuovamente tutta la comunità riunita. Siccome tu ora hai denaro in abbondanza avrai anche modo di chiederti: cosa farò? Dove spenderò i miei soldi di troppo? Allora ecco che ci sono io per dirti come e dove. E non te ne pentirai!!!!

Anch’io mi sono esposto a partecipare ad un programma televisivo, La Corrida, per lanciare un appello a tutta l’Italia. Allora perché non lanciare anche a te la mia proposta giusta e sincera? Anche Gesù interpellò il giovane. Purtroppo alla fine, dice il Vangelo, il giovane siccome era ricco, diventò triste alla proposta di dare tutto ai poveri e andò via! Carissimo(a), i soldi sono tuoi, per carità, ma ricordati di noi…quello che voglio da te è un gesto libero, un gesto eroico. Oggi mi permetto di invitarti a rivolgere il tuo sguardo vittorioso sulla nostra città. Sulla nostra realtà.

Mi è passato per la mente di scriverti per farti diventare nella vita reale, un Grande Fratello per noi…dove vincerai non la fama, gli spazi televisivi, denaro….ma un grazie sincero dalla mia gente e poi la cosa più importante: la tua salvezza! Gesù ha detto che anche per un bicchiere d’acqua riceveremo il premio….figuriamoci un gesto grande e bello, verso una comunità che soffre. Saresti disposto a darci una mano? Saresti disposto a diventare per noi un vero Grande Fratello?” Comunque sentiti libero, se deciderai di non aiutarci noi pregheremo per te ugualmente, anzi ti dico: io non ho oro, né argento ma ho quello che ho ti do: Gesù.

Spero di avere una risposta. Se vuoi vedere con i tuoi occhi concretamente quello che sta accadendo ancora qui da noi, ti invito a venire da me all’Aquila, sarai ospite della mia comunità e potrai renderti conto della situazione per poi decidere se aiutarci o no. Il tuo gesto sarebbe un modo stupendo di dimostrare che questi programmi televisivi possono servire anche a opere importanti e concrete. Le 140 famiglie della mia comunità aspettano un tuo cenno. Grazie e che Dio ti benedica”.

Impostazioni privacy