Falsi aquilani a Forum: la difesa di Rita Dalla Chiesa

rita_dalla_chiesaL’Aquila. “Soltanto gli aquilani conoscono la verità. Ma non accetto che mi si dica vergogna o che venga tirato in ballo mio padre”. È la difesa della conduttrice di Forum, Rita Dalla Chiesa, dopo le polemiche provocate dalla puntata andata in onda venerdì scorso su Canale 5 con Marina e Gualtiero, due (falsi) aquilani.

I due sono separati dal 2004 e lei voleva che il marito, dipendente statale, le desse 25 mila euro per riaprire la sua attività distrutta dal terremoto aquilano del 6 aprile 2009: un negozio di vestiti da sposa. Per questo ha deciso di portare l’ex coniuge davanti al giudice di Forum. A scatenare numerose polemiche, che hanno incendiato il web e la piazza aquilana, sono state le descrizioni della vita cittadina narrata in primis dalla donna, che, come confermato dalla conduttrice, è di Popoli. Peccato che Rita Dalla Chiesa, leggendo la scheda della donna, ha dichiarato che Popoli sia vicino ad Onna. In realtà i due centri distano oltre 40 km. Oltre a questa inesattezza la Della Chiesa punta il dito sul passaparola su facebook e sui giornali: “Noi non vogliamo entrare in una diatriba politica. Subito dopo il 6 aprile Forum e Mediafriends hanno fatto tantissimo per gli aquilani”. Con la voce rotta dall’emozione “ricorda il tir con i giocattoli per i bambini sotto il tendone” e difende la sua trasmissione che va in onda da 25 anni. Ma la conduttrice non si aspettava le tantissime mail, neanche quella dell’assessore aquilano Stefania Pezzopane (con la quale ha detto di voler parlare), giunte alla redazione del programma. Cita frasi ingiuriose e storie toccanti; ma la verità la conoscono sono gli aquilani.

La replica di Stefania Pezzopane.

Gentile dott.ssa Dalla Chiesa,

questa mattina sono stata letteralmente invasa da decine di telefonate di miei concittadini, che mi sollecitavano a prendere contatti con la sua redazione, dal momento che lei, nel corso della trasmissione odierna ha espresso la volontà di interloquire con me. Devo constatare, con un certo rammarico, che la redazione del suo programma, contattata da me più volte, non ha favorito alcuna possibilità di confronto, né, al momento in cui scrivo, sono stata ricontatta. Evidentemente non voleva davvero dialogare con me, a giudicare anche dal silenzio che è seguito alla mia lettera di sabato scorso. Se avesse voluto davvero parlarmi, avrebbe accolto l’invito del Comune a venire all’Aquila per verificare di persona quali sono i nostri reali disagi, a cominciare da una ricostruzione che non è ancora decollata. Tra qualche giorno ricorre il secondo anniversario del sisma e potrà prendere visione lei stessa della situazione in cui versa realmente la nostra città. Potrà farsi raccontare dai veri aquilani e non da comparse pagate, non aquilane, quante attività commerciali hanno riaperto in centro storico (si contano sulle punta delle dita), quanti lavoratori sono ancora in cassa integrazione, potrà verificare quante persone vivono ancora in case provvisorie (circa 23mila), quante sono ancora sfollate negli alberghi della costa, (quasi 2mila) e quante vivono nelle caserme. Potrà verificare lo stato di disagio sociale in cui versano soprattutto bambini, anziani e i giovani. Parli con i medici che seguono la popolazione, per vedere qual è lo stato di depressione. Le diranno che l’uso degli psicofarmaci è aumentato del 30 per cento. Parli con gli abitanti di Onna, un paese completamente distrutto che piange ancora i suoi morti, o con i cittadini di altri comuni e frazioni del cratere che hanno subito danni, per capire quanto è profonda ancora la ferita. Si renderà conto lei stessa che la situazione rappresentata nella sua trasmissione è completamente distorta. La prego di non mistificare la realtà, facendo parossistici paragoni per giustificare che avete presentato come aquilane persone che risiedono in un’altra provincia d’Abruzzo. Siamo stanchi ed indignati di essere continuamente strumentalizzati, siamo esasperati perché viene fatto passare il messaggio che all’Aquila tutto è risolto e che i miei concittadini approfittano addirittura della situazione. È un messaggio vergognoso. Dalle dichiarazioni rese alla stampa nazionale dalla signora Marina Villa si evince che la redazione del suo programma ha scritto un copione, che la protagonista, non aquilana, ha interpretato alla perfezione. Un copione che intendeva rappresentare un messaggio distorto. Non ci appagano le sue giustificazioni rese oggi in trasmissione. Onestà intellettuale e professionalità, due doti che sicuramente non le mancano, impongono una rettifica, sia pure da parte della sua redazione, che dovrebbe chiedere scusa a tutti gli aquilani e agli italiani che stanno continuando voler bene a L’Aquila. In tanti seguono il suo programma e sono davvero mortificati per quello che hanno dovuto ascoltare. Non voglio credere che anche il messaggio di volersi mettere in contatto sia strumentale. Le ho fatto avere i miei recapiti e mi può contattare in ogni momento. Ancora meglio se volesse accogliere l’invito di venire a L’Aquila. La porterei in centro storico, nel progetto C.a.s.e. e nei Map, dove vive la gente, sulla costa ad incontrare gli sfollati e le tante persone che vivono ancora dentro le caserme“.

La nota ufficiale di Mediaset. Mediaset non ci sta e rispedisce al mittente le polemiche sulla puntata di Forum. ”Nessuno” scrive l’azienda di Cologna Monzese in una nota ufficiale “può mettere in dubbio la professionalità e la buona fede di Rita Dalla Chiesa. Lo scontro politico, per quanto aspro, non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune. La puntata di Forum al centro delle accuse di alcuni politici, ha avuto l’unico ‘torto’ di lasciare esprimere in diretta una signora abruzzese che, al di là della vicenda personale che la riguardava, ha espresso valutazioni soggettive sul dopo terremoto. Ma ogni giorno i protagonisti di Forum esprimono liberamente opinioni in diretta e la produzione è attenta a intervenire, nei limiti del possibile, per evitare dichiarazioni discutibili o estranee al programma. Arrivare a ipotizzare che le affermazioni spontanee della signora abruzzese siano frutto di un piano architettato a tavolino è un chiaro attacco strumentale che Mediaset respinge”.

 

il video la risposta di Rita Dalla Chiesa Le scuse agli aquilani della comparsa Marisa

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