Avezzano, gli studenti vestono ‘green’ col concorso europeo ‘Waste Smart’ (FOTO)

Avezzano. Il pollice verde ha la forma di un’idea. O è l’idea stessa che ha la forma di un pollice verde? Quando il ‘green power’ vale molto di più di un semplice accostamento secco di parole anglofone.

Il concorso di idee bandito dall’Agenzia Europea dell’Ambiente in ambito di rifiuti e riciclo ‘Waste Smart’ è, di gran lunga, il megafono maggiormente rivoluzionario delle coscienze dei più giovani cittadini della città:

una specie di centrifuga antifuga che ha permesso ai più piccoli abitatori del mondo (gli studenti cittadini di scuola primaria e secondaria) di entrare a contatto con una maniera diversa di concepire l’ambiente e la sua tutela.

‘Waste Smart’, quindi, è molto più di un semplice concorso a premi di idee: ha basato la sua natura esistenziale sulla messa in pratica di percorsi di educazione ambientale alternativi.

Il concorso, realizzato dalla cooperativa AmbeCò in collaborazione con il Comune di Avezzano, è stato rivolto principalmente alle scuole primarie e secondarie del suolo avezzanese.

Stella guida in questo contesto è stato, inoltre, l’Assessorato all’Ambiente della città. Il concorso creativo, intinto nella voglia d’ideazione e d’immaginazione tipiche dell’infanzia, è stato suddiviso in tre sezioni, ognuna delle quali aderente ad una specifica casistica di originalità ed inventiva di elaborato. Il fumetto, l’arte della fotografia e la misura del video, di una durata massima di 2 minuti a spot.

Le numerosissime studentesche partecipanti si sono reinventata artiste per un giorno, ma solo per la virtù assoluta dell’ambiente.

«Insegnare l’educazione ambientale attraverso i variopinti colori di progetti di classe, – hanno detto gli organizzatori – è stata una gioia immensa; osservare finalmente le più giovani generazioni della città imparare a calibrare bene le parole ‘ambiente’, ‘rifiuto’ e ‘riciclo’ non ha avuto davvero un prezzo. Ognuno di questi termini nutre, infatti, alle sue spalle, un retroterra ricco di significati. Capirne tutte le accezioni porta alla comprensione massima del vero rispetto per l’altro essere vivente e cittadino del mondo: l’ambiente».

Hanno preso parte all’anima stessa del concorso, ben 36 classi di alunni delle scuole primarie della città: un vero e proprio successo dell’obiettivo verde. Il primo premio è stato assegnato alle classi IV B e IV A della scuola primaria di S. Simeo, I.C. Corradini–Pomilio.

I baby studenti hanno, di fatti, messo a cuocere sul fuoco delle idee un intraprendente libro multimediale, composto da disegni e poesie tutte vertenti sull’importanza del riciclo e della sempre troppo poco praticata riduzione dei rifiuti in casa.

La classe seconda classificata è stata, invece, la II D della scuola primaria ‘Mazzini’. Sua l’idea di un pittoresco manifesto recitante, in mille e più modi, la tematica dei rifiuti. In esso, sono stati posti a confronto, di fatti, il mondo inquinato e quello pulito e vivibile.

Terza ed ultima classificata, la classe V B della scuola ‘Mazzini’; Sua, invece, l’idea di una contaminazione profonda tra l’arte fotografica e il videomaking. Foto e video sul riciclo, quindi: realtà visive, queste, unite da un solo sottotitolo, ‘Quattro chiacchiere tra rifiuti’. Le due classi della scuola ‘Pomilio’, prime classificate, si sono aggiudicate rispettivamente una gita fuori porta nel Parco Sirente-Velino.

Gli studenti degli istituti scolastici superiori di Avezzano, invece, hanno partecipato con tutta un’altra sfumatura di opere all’edizione del concorso ‘Waste Smart’ europeo. Il regolamento del concorso prevedeva, infatti, per loro, l’ideazione di un concept finalizzato all’audiovisivo, ossia di uno spot promozionale che interagisse direttamente ed in maniera originale con il tema dei rifiuti.

Hanno partecipato al concorso 23 classi in totale, miste fra il Liceo Psicopedagogico e Linguistico di Avezzano ‘Benedetto Croce’, il Liceo Classico ‘A. Torlonia’, il Liceo Artistico ‘V. Bellisario’ e l’I.P.S.A.A ‘Serpieri’ della città. La classe III A del Liceo Artistico è stata la regina indiscussa.

In questo caso, il premio è consistito nel proponimento e nella successiva messa in opera un cortometraggio sul tema caldo dei rifiuti e sul loro utilizzo o riutilizzo intelligente, assieme al giovane regista abruzzese Paolo Santamaria.

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