Incidenti e cadute sul Gran Sasso: quattro interventi per l’elisoccorso

L’Aquila. Giornata movimentata per l’elisoccorso del 118 che da questa mattina non ha avuto un attimo di tregua.

Dopo un primo intervento ad Elice, a causa di un frontale tra un furgone e un fuoristrada, che fortunatamente non ha avuto un esito tragico, è volato di corsa sul Gran Sasso.

A Sella del Brecciaio, a circa 2500 metri sul livello del mare, una ragazza di Scoppito di 22 anni ha allertato i soccorsi dopo essersi infortunata ad un ginocchio mentre scendeva da Corno Grande. A rallentare le operazioni di soccorso una serie di macchine parcheggiate a ridosso della piazzola di atterraggio di Campo Imperatore. L’elicottero del 118, dovendo scaricare urgentemente del materiale per procedere al recupero con verricello della giovane escursionista, è stato costretto ad atterrare in un prato poco distante dalla piazzola. La ragazza, recuperata vicino alla via delle Creste, è stata accompagnata all’ospedale dell’Aquila.

Proprio quando la giornata sembrava che stesse per finire, per i soccorritori è arrivata una nuova chiamata, questa volta dalla Brecciara, una delle piste dell’impianto sciistico di Campo Felice.  Un romano di 42 anni è caduto rovinosamente a terra, sbattendo la schiena, mentre stava praticando downhill, disciplina gravity che necessita di una bici apposita e che si svolge completamente in discesa lungo piste dai 2 ai 5 chilometri, preparate su pendii anche molto ripidi e con ostacoli naturali o artificiali, come salti, gradoni alti anche più metri e sezioni sconnesse di rocce e radici. L’uomo, che prima di allertare i soccorsi è stato erroneamente trasportato su un pick up, una volta recuperato dall’elicottero del 118 è stato tempestivamente accompagnato all’ospedale dell’Aquila.

Sempre all’ospedale dell’Aquila è finito un motociclista di Molina, che mentre stava facendo motocross per le strade sterrate nei dintorni di Navelli, è caduto finendo sotto la propria moto. A parte la rottura di tibia e perone, le condizioni di salute dell’uomo non destano preoccupazione.
foto d’archivio

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