L’Aquila, inaugurato ufficio super coordinamento sicurezza cantieri centro storico

LaquilaL’Aquila. È nato l’Ufficio super coordinamento sicurezza cantieri centro storico de L’Aquila. Voluto dal sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente e dal prefetto Franco Gabrielli, la cerimonia di inaugurazione del centro si è tenuta questa mattina alla presenza del presidente della Regione, Gianni Chiodi, del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il responsabile della Struttura tecnica di Missione, Gaetano Fontana e di diversi consiglieri regionali e provinciali.

L’ufficio è operativo dal 1 marzo scorso ed è diretto da Maurizio Ardigo. La sua sede, realizzata dalla Fondazione Rubner Onlus di Bolzano in piazza San Bernardino, è dotata di un sistema informatico con il quale i collaboratori del centro possono controllare l’entrata delle maestranze nei cantieri.

”Importantissimo” ha spiegato in merito Cialente “è il rilascio del cartellino di riconoscimento per le maestranze dei cantieri da parte dell’Ufficio, sia per scongiurare la piaga del lavoro nero che per monitorare la moralità delle imprese, arginando il rischio infiltrazioni malavitose”. Il primo cittadino  ha anche annunciato che il ”Super Ufficio” estenderà presto la sua opera anche nei cantieri dei centri storici di Comuni più piccoli e in quelli della periferia aquilana.

Nel frattempo, si occuperà di coordinare i lavori e di vigilare sulla corretta applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Non a caso, per la fine del mese dovrebbe entrare in funzione anche un presidio ospedaliero annesso alla struttura, con un infermiere ed un autista abilitati a portare i primi soccorsi in caso di infortuni nei cantieri.

Durante la cerimonia di inaugurazione, è stato fornito anche un consuntivo del monitoraggio effettuato tra i mesi di marzo ed aprile 2010. I dieci professionisti che fanno parte del nuovo organismo hanno effettuato 47 verbali di coordinamento e 49 verbali di sopralluogo.

Nei due mesi di attività si sono registrate 31 sospensioni lavori per rischi caduta dall’alto, 40 richiami per carenze DpiI, 45 coordinamenti viabilità. Rilevate, inoltre, 12 opere provvisionali non conformi, 27 carenze nell’utilizzo dei mezzi d’opera, 23 lavoratori non censiti e 19 allontanati, 3 subappalti irregolari ed altrettante segnalazioni al Rup del Comune. Infine, a marzo, su 8 convocazioni 7 hanno evidenziato assenza di Cse, mentre ad aprile ne sono state individuate 30 su 41.

Molto soddisfatto dell’Ufficio il governatore Gianni Chiodi, che, durante la cerimonia, ha dichiarato che quello de L’Aquila è sicuramente il più grande cantiere del mondo, ma anche il più sicuro. “Finora” ha infatti commentato in merito “tutti i parametri sono stati rispettati. ‘Siamo qui per prendere atto della nascita di un organismo con funzioni importanti, come il Comune de L’Aquila voleva esistesse. Una struttura essenziale perchè vigilerà sul corretto uso delle tecniche di prevenzione nei cantieri. Ed è indubbio che la sicurezza è l’elemento principe che dovrà contraddistinguere questa ricostruzione”.

A margine dell’inaugurazione, il sindaco de L’Aquila è voluto tornare sulle polemiche in merito alle macerie sorte all’indomani delle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

”Voglio chiarire” ha esordito Cialente, “ma non attizzare il fuoco. La querelle è sicuramente frutto di disinformazione del premier. Mi dispiace ancora che ci sia stato questo equivoco, ma non intendo prestarmi al gioco: quando le cose vanno bene il merito è del Governo e della Protezione civile, mentre quando vanno male la colpa è del Comune de L’Aquila e del sindaco”.

Berlusconi, insomma, non sarebbe stato informato di tutti i passaggi, a partire da una riunione tenutasi il 17 aprile con Protezione Civile, Istituto Superiore della Sanità, Regione Abruzzo, Provincia de L’Aquila, Arta e Ispel. Ripercorrendo le tappe della ricerca dei siti e delle ditte per lo smaltimento dei ”rifiuti solidi urbani”, Cialente ha ribadito: “Fino all’arrivo delle carriole, il Comune aveva già rimosso 70 mila tonnellate di materiale derivato da crolli, quindi il piu’ difficile da selezionare”. Nel sito dell’ex Teges, ci sarebbero ora 30 mila tonnellate ancora da smaltire.??Cialente ha fatto notare che, da quando è intervenuto il Ministero dell’Ambiente sono state rimosse solo 300 tonnellate di macerie al giorno. ”Sicuramente il procedimento va accelerato” ha suggerito. Nonostante i solleciti, la Protezione Civile non sarebbe, però, ancora intervenuta.  “Ora chiedo” ha poi concluso, “se il Comune de L’Aquila avesse sentito l’odore del business, come mai gli altri Comuni ancora non rimuovono un chilo di materiale?”.

 

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