L’Aquila, Udu contro commissario regionale Adsu su borse di studio agli studenti terremotati

l_aquila1L’Aquila. L’Unione degli Universitari contro il commissario regionale dell’Adsu. Oggetto della critica la lettera inviata al Comune de L’Aquila in cui il C.A.S. verrebbe considerato alla stregua delle borse di studio per gli studenti universitari.

“Com’è noto” spiega meglio l’Udu, “gli studenti universitari che hanno dimostrato “la stabile dimora” alla data del 5 aprile 2009 ed hanno contestualmente dimostrato la permanenza d’iscrizione presso l’Università de L’Aquila nell’anno accademico 2009/2010 sono stati correttamente considerati di fatto “sfollati”. Dunque, ai sensi del decreto-abruzzo e delle successive ordinanze, in quanto “dimoranti” a L’Aquila, hanno beneficiato del CAS, non essendo stati previsti per gli studenti specifici tipologie di alloggio”.

Stando a quanto dichiarato dall’Udu, il commissario regionale dell’Adsu, invece, riterrebbe che il CAS sia da interpretare alla stregua di una borsa di studio e, dunque, non cumulabile, per gli idonei per merito e reddito, alla borsa di studio regionale. L’Udu si dichiara assolutamente in disaccordo con quanto scritto nella lettera. “Il commissario della Regione” commenta, infatti, in merito “cerca di coprire i mancati stanziamenti della Regione sulle borse di studio usando i soldi del decreto-abruzzo e conferma di fatto che la Regione sulle borse di studio ha ormai scelto la strada del definanziamento. Il commissario faccia il suo dovere ed, invece del “carta vince, carta perde” a danno degli studenti idonei e terremotati, denunci la mancanza di risorse per le borse di studio”.

 

Se passasse l’interpretazione del commissario, sostiene l’Udu, questa dovrebbe estendersi anche a tutti gli studenti universitari residenti a L’Aquila e in tutti i Comuni del cratere, anche se dentro i propri “nuclei familiari”, beneficiari di qualsiasi tipologia di sostegno ricevuto (C.A.S.E., MAP, affitti, case Fondo immobiliare, C.A.S.).

Il C.A.S., infatti, è per tutti i dimoranti (residenti e non) soluzione alternativa a C.A.S.E., M.A.P., fitti o alloggi dei Fondi immobiliari convenzionati. “Per gli universitari fuori sede” continua l’Udu, “in assenza di specifici alloggi, il C.A.S. è stata semplicemente l’unica soluzione. Secondo questa interpretazione, inoltre, anche gli aquilani iscritti in altri atenei, che avessero ricevuto un sostegno derivante dalle ordinanze, non potrebbero ricevere le borse di studio regionali previste per quegli atenei. Il Comune de L’Aquila e il Ddipartimento di Protezione Civile bene hanno fatto a non escludere gli studenti “dimoranti” dal beneficio del C.A.S. e li invitiamo a non accettare l’interpretazione del commissario Adsu”.

L’Udu chiede, dunque, che la Regione Abruzzo stanzi le risorse necessarie alla copertura delle borse di studio sia della graduatoria rimasta inevasa del 2008/09 che della prossima nuova graduatoria 2009/2010.

L’Udu, inoltre, invita il commissario dell’Adsu a ritirare la propria interpretazione riguardante il Contributo di Autonoma Sistemazione. Altrimenti, si dichiara già da ora pronta ad un ricorso collettivo a favore di tutti gli studenti che risulteranno idonei alla borsa di studio per la tutela del diritto alla borsa di studio anche per gli studenti “terremotati”.

 

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