Asl L’Aquila proclamata ‘Regina d’Italia’ nella terapia del dolore

L’Aquila. In Toscana la rete di terapia del dolore e cure palliative della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila proclamata ‘regina’ d’Italia grazie a un modello che fa funzionare il ‘trittico’ ospedale-territorio e università come vasi comunicanti: ciascuno dà il meglio di sé in un sistema di armonica sinergia.

L’Aquila si è aggiudicata infatti il primo posto nel prestigioso premio Nottola – Luzi, organizzato da Cittadinanzattiva Toscana onlus-Tribunale diritto del malato, in collaborazione con l’Assessorato regionale alla sanità della Toscana.

Il premio viene assegnato ogni due anni a Montepulciano e seleziona le “perle” d’eccellenza italiane su controllo, cura e trattamento del dolore cronico. L’innovativo assetto della Asl 1- basato su una Rete aziendale coordinata dal prof. Franco Marinangeli – è imperniato sulla felice integrazione tra ospedale, Hospice (L’Aquila e Pescina) per malati inguaribili, ADI, Distretti Sanitari e Ateneo.

Una concezione nuova del servizio che ha conquistato la giuria, ‘griffata’ da nomi altisonanti del settore come Silvio Garattini, Direttore ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, Domenico Gioffré, Coordinatore del Tribunale per i diritti del malato della Regione Toscana e componente del Comitato tecnico del Ministero della Salute per l’attuazione della legge 38 su dolore e cure palliative e Adriana Paolicchi, presidente della società italiana di anestesia, rianimazione, emergenza e dolore.

Il premio porta il nome del noto poeta italiano Mario Luzi – scomparso nel 2005 e già Senatore a vita – che si è impegnato con passione civile sul tema del dolore fisico, al punto da sottoscrivere nel 2004, insieme con giganti della ricerca come il nobel Rita Levi Montalcini, il manifesto etico contro ‘il dolore non necessario’.

L’Aquila ha vinto il premio Luzi presentando un progetto che lega la realizzazione della rete di terapia del dolore e cure palliative alla ricostruzione di una nuova coscienza sociale successiva al sisma del 2009. Si tratta di un modello che coinvolge attivamente il medico di medicina generale in una Rete integrata. La premiazione del prof. Marinangeli, la cui figura è il collante di un grande lavoro di équipe su tutto il territorio aziendale, è fissata il 12 settembre prossimo a Montepulciano (Siena).

“Il progetto premiato”, dichiara il prof. Marinangeli, “ha voluto porre l’accento soprattutto sulla ricostruzione di L’Aquila dopo il sisma. La ristrutturazione dell’ex Onpi, dove attualmente è ubicato l’hospice ‘Casa Margherita’ di L’Aquila, ha permesso di riavviare un’attività che è andata ben oltre il mero svolgimento di una funzione sanitaria.

Infatti, nel lavoro di tutela e assistenza ai malati inguaribili assicurata dall’hospice”, aggiunge Marinangeli, “la comunità aquilana ha ritrovato i valori dell’unità e della solidarietà, soprattutto nei confronti delle famiglie che, dopo il sisma, si sono ritrovate sole ad affrontare situazioni difficili dei propri congiunti affetti da patologie non curabili e col serio problema di gestire il dolore cronico”.

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