Ospedale L’Aquila, nuova vita per il Delta chirurgico a 6 anni dal sisma

L’Aquila. Dopo 6 anni, ‘sfrattate’ dal sisma, le attività chirurgiche si riprendono la loro ‘casa’ originaria. 10.000 metri quadrati complessivi, distribuiti su 4 piani (ognuno con una superficie di 250 mq), ristrutturati ex novo, tirati a lucido e inamidati, con attenzione per l’estetica e la qualità degli arredi, testimoniata tra l’altro, dai diversi colori che contraddistinguono, all’interno, i vari reparti.

Il Manager della Asl, Giancarlo Silveri, ha spalancato questa mattina le porte ai giornalisti per mostrare loro ‘de visu’, il cosiddetto Delta chirurgico.

Un mega contenitore di reparti, ferito nelle parti vitali dal terribile colpo di maglio del sisma del 6 aprile, che la Direzione Asl – tra eccezionali difficoltà e allungamenti dei tempi dovuti a contenziosi con ditte troppo lente nell’esecuzione dei lavori di ristrutturazione – è riuscita a riportare in vita. 6 milioni e 200.000 euro il costo della mega-riparazione che ha ricompreso, oltre al riattamento completo dei locali, il rafforzamento dell’edificio e l’adeguamento alle norme antisismiche. Già dal prossimo agosto, gradualmente, i reparti – che finora hanno dovuto giocoforza operare in altre aree del San Salvatore in condizioni logistiche poco idonee – cominceranno a riempire il delta Chirurgico rimesso a nuovo che a settembre riaccoglierà tutte le unità operative ‘esodate’ dopo il sisma.

I reparti delle attività chirurgiche saranno così distribuiti:
piano terra: Endoscopia, Trapianti e Otorino Maxillofacciale;
primo piano: Materno infantile con Ostetricia, ginecologia, tutte le sale parto (3) e la terapia intensiva neonatale;
secondo piano: tutte le chirurgie;
terzo piano: Ortopedia e Urologia.

Questa mattina il Manager, affiancato dal direttori di dipartimenti, direttore sanitario dell’ospedale, tecnici e dirigenti, ha aperto le porte del Delta chirurgico ai giornalisti per mostrare loro con i fatti, invece che limitarsi a raccontarla, un’impresa portata avanti tra enormi difficoltà.

“Siamo riusciti ridare vita a un morto”, ha detto Silveri, utilizzando un’immagine che rende bene l’idea dello stato iniziale, causato dal terremoto, da cui si è partiti per rimettere in uso il grande edificio. “Già da agosto, gradualmente, i reparti rientreranno nel del Delta chirurgico ed entro un paio di mesi”, ha detto Silveri, “tutte le attività chirurgiche riavranno la loro adeguata collocazione logistica. Senza i contenziosi con le ditte in origine incaricate di effettuare i lavori”, ha aggiunto il Manager, “avremmo guadagnato molto tempo. Con la riapertura di questo edificio l’ospedale riavrà i 400 posti letto complessivi.

Finora, per la ristrutturazione del San Salvatore, sono stati spesi 36 milioni di euro, a cui occorre aggiungere i 12 che serviranno per rimettere in sesto il delta medico”. Quest’ultimo edificio, attualmente in via di ristrutturazione, è stata la tappa successiva della visita fatta insieme con i giornalisti. Il delta medico ospiterà tutte le attività del dipartimento medico e tutto ciò che si trova ora nello stabile in cui sono allocati gli sportelli del ticket.

Negli spazi che saranno liberati con la riapertura del delta medico (l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione è prevista tra un anno) troveranno posto tutti gli uffici amministrativi dell’ospedale. Ultimo step della visita del Manager con i cronisti è stato il laboratorio per la preparazione dei farmaci antiblastici (antitumorali) i cui locali, dopo i lavori di sistemazione, saranno riconsegnati il 5 agosto prossimo che consentiranno di centralizzare l’allestimento dei farmaci (in parte già in corso ma da estendere a tutti gli ospedali dell’azienda). Più sicurezza per il paziente e maggiori risparmi sono i vantaggi legati all’apertura di questo spazio.

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