Uccise 21enne aquilano a Birmingham, condannato all’ergastolo

L’Aquila. Ergastolo per Alberto Casiroli, il cuoco italiano accusato di avere ucciso lo scorso 18 novembre a Birmingham con 16 coltellate il suo coinquilino, l’aquilano Francesco Leccese, 21 anni, che era emigrato in Inghilterra per lavorare come croupier.

Lo rivela il quotidiano londinese “Birmingham Mail”. La notizia è stata confermata dall’ufficiale di collegamento con la questura dell’Aquila, interessata del caso.

Casiroli, che da quanto accertato dagli investigatori inglesi soffre di schizofrenia paranoide, ha attaccato il giovane nella sua camera da letto prima di inseguirlo giù per le scale e finirlo.

Nella sentenza di condanna riportata dal quotidiano britannico, si afferma che Casiroli di 20 anni originario di Lissone (Monza), “sia subito trasferito in un ospedale di massima sicurezza e, una volta terminato il trattamento a cui sarà sottoposto, condotto in prigione”.

Sempre il magistrato ha stabilito che l’assassino non potrà chiedere di godere della libertà vigilata prima di sei anni. Il giovane croupier dell’Aquila, si era trasferito in Inghilterra l’estate scorsa per lavorare in un casinò, a China Town a Birmingham.

Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia Leccese è stato aggredito una prima volta in camera da letto e una seconda sulle scale, mentre tentava di fuggire dal suo agguzzino con il quale condivideva l’appartamento. Durante la sua arringa, il procuratore ha parlato di “un omicidio immotivato e violento di un ragazzo innocente che aveva tutta la vita davanti a sè”.

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