Inchiesta G8, Verdini raccomandò Fusi per gli appalti del terremoto L’Aquila

verdiniFirenze. Nell’interrogatorio tenuto davanti ai pm fiorentini, Denis Verdini avrebbe ammesso di avere raccomandato il presidente dell’impresa Btp, Riccardo Fusi perché avesse qualche appalto in Abruzzo.

Le motivazioni di Verdini: “era in un momento in cui lavorava poco; parla delle attuali difficoltà economiche della Btp e del fatto che se può aiutare un’impresa con 3 mila dipendenti lo fa”. Lo scrive il gip di Firenze, Rosario Lupo, nell’ordinanza di custodia cautelare notificata la notte scorsa. Lupo definisce Verdini “non consapevole della gravità delle raccomandazioni”,  riferendosi alla nomina di Fabio De Santis a provveditore’ alle opere pubbliche della Toscana, e sottolinea il legame del  coordinatore del PdL con Fusi. Un rapporto non solo “amicale, ma anche da interessi di natura economica che coinvolgono anche Bartolomei Roberto”, vice di Fusi alla Btp. Nell’ordinanza, infine, parlando dell’incontro fra Verdini e Angelo Balducci, “risulta dalle conversazioni che Verdini, a fine luglio 2008, entra direttamente in contatto con Balducci; tra i due (che non si conoscevano) si realizza immediatamente una convergenza di interessi. Verdini garantisce a Balducci una copertura politica che gli consenta quantomeno di attenuare le resistenze che incontra sul territorio nell’esecuzione delle opere concernenti grandi eventi. Balducci, inoltre, ottiene facile accesso al ministro Matteoli, con cui Verdini ha uno stretto rapporto”.

 

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