Comitato marsicano NO PowerCrop: ‘Aumentano ombre e dubbi su inceneritore’

Avezzano. ‘E’ convocata per il giorno 24 maggio alle ore 10.00 presso gli uffici “Direzione Ambiente e Energia” della Regione Abruzzo, la Conferenza dei Servizi con la quale ci si dovrà esprimere in merito alla fattibilità del bruciatore a biomasse che la multinazionale Powercrop, gruppo Maccaferri, vuole realizzare in uno dei più importanti centri agroalimentari dell’Abruzzo: il Fucino.

Per l’occasione la Marsica va a Pescara: Il Comitato Marsicano No PowerCrop, le Categorie Professionali Agricole, e le associazioni ambientaliste e saranno presenti con un presidio in via Passo Lanciano 75, nella speranza che il giudizio, il buon senso e il bene comune prevalgano sugli interessi di pochi’. Lo annuncia in una nota il comitato marsicano NO PowerCrop.

‘Sono anni che il Comitato Marsicano NO Powercrop, il mondo agricolo, le associazioni ambientaliste e le amministrazioni comunali di Avezzano e Luco dei Marsi, si oppongono alla realizzazione di questa inceneritore motivando sotto il profilo tecnico, ambientale, sanitario ed economico l’insostenibilità del progetto stesso.

Nel 2010 Il Comitato CCR Via della Regione Abruzzo, allora presieduto dall’Arch. Antonio Sorgi, diede parere favorevole alla realizzazione dell’inceneritore a biomasse, nonostante il progetto disattenda in modo spudorato gli accordi di riconversione e presenti molte criticità proprio sotto il profilo ambientale, sanitario e dell’approvvigionamento della biomassa, così come manifestato con note ufficialI anche dal Corpo Forestale dello Stato’, si legge nella nota.

‘La convocazione della Conferenza dei Servizi da parte della dirigente Iris Flacco ci lascia perplessi, non solo per la tempistica , ma soprattutto perchè lo scorso ottobre, così come riportato dalle cronache regionali, l’Arch. Antonio Sorgi e il suo socio Arch. Gianluca Vaccarini sono stati arrestati per diversi capi di imputazione, e leggendo le cronache abbiamo appreso che Tra i progetti redatti da Vaccarini è suo anche il “disegno” della contestata centrale PowerCrop/Maccaferri di Ravenna, la stessa centrale che sempre lo stesso gruppo vorrebbe costruire anche ad Avezzano’, insiste il comitato.

‘La posizione dell’Architetto Sorgi in merito all’intera vicenda Powercrop di Avezzano evidenzia quindi un conflitto di interesse piuttosto rilevante, tanto che da parte della Regione Abruzzo ci aspettavamo, in via cautelare, l’annullamento del parere favorevole del Comitato CCR VIA da lui presieduto nel 2010 e non la convocazione di una Conferenza dei Servizi con la quale si potrebbe definitivamente aprire la strada ad un progetto devastante e socialmente inutile come quello dell’inceneritore Powercrop. Le ombre e i dubbi aumentano’, si dichiara in conclusione.

M5S: “Power Crop, la Regione non può dare il via libera ai lavori”. Martedì 24 manifestazione a Pescara

In occasione della “Conferenza dei Servizi”, di martedì 24 marzo, indetta dalla Regione Abruzzo per il rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della mega centrale Power Crop, i gruppi marsicani del Movimento 5 Stelle saranno a Pescara per manifestare, con le associazioni e i comitati, al di fuori degli uffici della Regione, in via Passolanciano 75 a partire dalle ore 10:00. L’invito rivolto a tutti i cittadini marsicani è alla più ampia mobilitazione possibile in difesa della propria terra.
Per il M5S, infatti, la Regione Abruzzo non può dare il via libera ai lavori di realizzazione della centrale quando: 1) sussistono concreti dubbi sulla correttezza delle valutazioni ad oggi assunte dalla Regione in ordine all’impatto della centrale sul territorio fucense; 2) il progetto prevede la realizzazione di una centrale che non è mai stata approvata a livello ministeriale; 3) i cittadini marsicani hanno chiaramente dimostrato di volere un futuro diverso per se stessi e per la propria terra e non possono essere ignorati.
Nello specifico, la valutazione favorevole circa l’impatto ambientale dell’impianto, rilasciata dalla Regione Abruzzo, uno degli atti fondamentali per la realizzazione della centrale e vincolante per la stessa “Conferenza dei Servizi”, mostra concreti dubbi di illegittimità, al punto da essere oggetto di due ricorsi al TAR promossi dalle Amministrazioni di Luco ed Avezzano, dai cittadini del Comitato e dalle associazioni di categoria ed ambientaliste.
In secondo luogo, il progetto presenta mancanze che da sempre il M5S evidenzia, insieme ai cittadini, ed emerse anche nell’incontro tenutosi presso la Prefettura di L’Aquila il 19 marzo. Dall’iniziale accordo, che prevedeva una centrale ortofrutticola per la trasformazione dei prodotti del territorio, si è passati a una enorme centrale a biomasse tenuta economicamente in piedi solo grazie agli incentivi statali, recuperati dalle bollette delle famiglie italiane.
Inoltre, il prossimo 7 luglio, la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi proprio sulla questione Power Crop e sulla nomina del commissario ad acta per la riconversione. Ricorso, questo, nato dal lavoro del gruppo avezzanese del Movimento 5 Stelle e discussa in Regione dal Consigliere Ranieri.
Ci auguriamo che il Presidente D’Alfonso e l’Assessore Pepe, in una simile condizione, dimostrino serietà, prudenza e responsabilità, dando seguito alle affermazioni rilasciate in questo periodo e adottando ogni iniziativa necessaria affinchè la Regione assuma una netta e definitiva posizione di contrarietà nei confronti del progetto Power Crop e di qualsiasi ulteriore progetto che abbia le stesse caratteristiche di insostenibilità, cominciando proprio dalla prossima Conferenza dei Servizi. In gioco non c’è solo il destino della Marsica, bensì quello dell’intera Regione, visti i numeri delle imprese agricole operanti nel Fucino, le quale costituiscono quasi un terzo del PIL agricolo regionale.
Infine, siamo lieti di apprendere che la Provincia, per il tramite del Presidente Del Corvo, abbia ritirato la propria adesione al progetto. Vorremmo però far notare al Presidente che sono anni che si parla solo e prevalentemente di centrale a biomasse, il fatto che se ne accorga solo ora è un dato preoccupante. La Marsica non può permettersi una classe politica così distratta.

I gruppi del M5S della Marsica

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