Malattie infettive, ospedale L’Aquila raddoppia orario ambulatori

L’Aquila. Raddoppia l’orario delle prestazioni ambulatoriali dell’unità operativa complessa di Malattie Infettive dell’ ospedale San Salvatore di L’Aquila. Infatti, per far fronte alle crescenti richieste di visite ambulatoriali, il reparto diretto dal dott. Alessandro Grimaldi amplia notevolmente l’orario giornaliero delle visite ambulatoriali: dalle 8.30 alle 14.00 (dal lunedì al venerdì) anziché, com’è stato finora, dalle 11.00 alle 14.00.

L’aumento delle ore di attività ambulatoriale si è reso necessario soprattutto nel settore dell’Epatologia per far fronte alle richieste che, come è facilmente prevedibile, nelle prossime settimane aumenteranno in maniera significativa con l’arrivo imminente dei nuovi farmaci per l’epatite C (Sofosbuvir e altri prodotti). E’ prevista la fornitura gratuita di questi medicinali (in seguito al loro inserimento nel prontuario farmaceutico regionale) ma solo ai pazienti che ne avranno diritto in base alle risultanze degli accertamenti clinici e strumentali.

Le nuove terapie dovrebbero garantire ai molti malati, affetti da questa forma di epatite virale cronica (appunto, quella di tipo C), altissimi tassi di guarigione. Si tratta di un vero e proprio punto di svolta nella cura e nell’eradicazione di questa terribile infezione del fegato che annovera tra le sue temibili complicanze la cirrosi e il tumore.

Il reparto di malattie Infettive di L’Aquila, che è tra i centri individuati dalla Regione Abruzzo per la prescrizione delle nuove terapie per l’ epatite C , si avvarrà per questa attività anche di una nuovissima sonda Fibroscan XL (la prima nella ASL 1).

Questa apparecchiatura permetterà di eseguire anche su pazienti “difficili” (in particolare quelli obesi) questo importante esame che misura la “durezza “ (o elasticità) del fegato. Va ricordato che il fibroscan è un esame fondamentale nello studio delle malattie croniche del fegato e che dall’esito di questo esame (unitamente ad altri accertamenti) dipenderà la possibilità per i pazienti epatopatici di accedere alle nuove cure per l’epatite C .

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