Il Parco Nazionale della Majella adotta l’orsa Caterina

Sulmona. Da ieri il Parco Nazionale della Majella annovera una nuova ospite: è Caterina, un esemplare di orso bruno di 100 chilogrammi di peso di circa vent’anni di età, che ha sempre vissuto in una struttura campana, “Ditellandia Park” (Mondagrone, Caserta) in via di riorganizzazione.

Al fine di offrirle una sistemazione più idonea, il Parco Nazionale della Majella si è offerto di adottarla e di ospitarla nella nuova area faunistica appositamente attrezzata.
Il trasferimento di un plantigrado è certamente un’operazione non facile che ha richiesto una seria pianificazione di tutte le azioni necessarie al fine di evitare possibili negative ripercussioni sul suo stato di salute.

Il viaggio verso l’Abruzzo, si è svolto sotto lo stretto controllo di un’equipe di cinque veterinari specializzati in specie protette: Michele Capasso del Direttivo SIVAE, Pasquale Silvestre dello zoo di Napoli e i due Medici Veterinari responsabili delle strutture di partenza e di arrivo, rispettivamente Dario Doriano e Simone Angelucci. A dirigere l’équipe è stato il veterinario Piero Laricchiuta di SIVAsZOO, Diplomato “Eczm in Zoo health management” e direttore sanitario dello Zoo di Napoli.

L’animale è stato inizialmente sottoposto ad una attenta valutazione generale prima di essere addormentato. Durante la sedazione, Caterina è stata visitata dai medici veterinari dell’équipe, ciascuno dei quali aveva un preciso obiettivo di osservazione, per ottimizzare i tempi e condurre le necessarie valutazioni sanitarie prima del suo risveglio. Durante le operazioni, l’orsa – costantemente sotto monitoraggio- è stata microchippata e sottoposta a prelievi con lo scopo di effettuare, oltre che un’analisi del suo stato di salute, anche un’indagine genetica per individuarne la specie e l’origine esatta.
Nonostante l’età avanzata, il quadro clinico complessivo dell’orsa è risultato buono e questo ha convinto i medici veterinari a dare il via al trasferimento.

L’operazione di sedazione è iniziata ieri mattina alle 9 ed è terminata alle 12, quando Caterina ha iniziato il suo viaggio su un mezzo specializzato, scortato dalla Cites di Napoli sotto la supervisione del dottor Marco Trapuzzano. Il convoglio, ha effettuato soste ogni mezz’ora, viaggiando costantemente sorvegliato dal personale del Corpo Forestale dello Stato lungo il tratto interregionale dalla Campania all’Abruzzo. I costi dell’operazione sono stati sostenuti da Animals Asia Foundation- Italia, per iniziativa della Presidente Carmen Aiello, che per l’occasione ha voluto avvalersi di medici veterinari esperti nel settore.

Grande soddisfazione hanno espresso i Medici Veterinari dell’équipe e la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici. Il Presidente SIVAE Giordano Nardini ha evidenziato come “Caterina è un caso-scuola che il Ministero dell’Ambiente dovrebbe attentamente studiare. Il trasferimento degli orsi richiede il concorso di medici veterinari specializzati non potendosi improvvisare interventi di sedazione e di valutazione sanitaria complessiva, sia clinica che di benessere animale. Purtroppo, le cronache- conclude Nardini- insegnano che dove mancano le competenze adeguate i fattori di rischio aumentano molto. Quanto è stato fatto per Caterina sarà messo a disposizione dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute se vorranno perfezionare i protocolli veterinari d’intervento”.

Per alcuni giorni, Caterina sarà sottoposta ad ulteriore monitoraggio dal veterinario del Parco Nazionale della Majella, e seguita nel nuovo ambiente, inizialmente ospitata in una zona di adattamento, per poi libera di vivere nell’oasi faunistica predisposta per lei.
L’area faunistica, di recente autorizzata dal servizio CITES, sarà presto fruibile al pubblico e consentirà alle popolazioni locali, agli alunni delle scuole e a tutti gli interessati di poter conoscere da vicino questo plantigrado.

“A nome dell’Ente che dirigo mi sento di esprimere un sentito grazie al Ministero dell’Ambiente, al Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato e alla Animals Asia Foundation Onlus” dichiara Oremo Di Nino, Direttore del Parco “che hanno permesso che Caterina potesse trovare una nuova casa tra le montagne del Parco Nazionale della Majella, dove potrà trascorrere finalmente i suoi giorni a contatto con la natura”.

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