Zona arancione, interviene l’ex sindaco di Chieti, Umberto Di Primio

Chieti. “Grazie alla determinazione e senso di responsabilità di Marco Marsilio, a dispetto dell’immobilismo del Governo nazionale e nonostante l’ostruzionismo del ministro Speranza, che si nasconde dietro una “tabellina”, l’Abruzzo con ordinanza del Presidente, ridiventa “zona arancione”. Così la Regione ha permesso a migliaia di attività commerciali ed artigiane abruzzesi di riaprire.

Nonostante la sterile opposizione dei nostrani sinistri e dei loro sodali amichetti a cinque stelle, interessati solo agli interessi di parte e di partito, l’Abruzzo, da oggi, e non quando avrebbe voluto un pigro ministro incapace di assumersi responsabilità, è ridiventato zona arancione.

Non dobbiamo abbassare la guardia rispetto all’emergenza sanitaria, ma anticipare il passaggio da zona rossa ad arancione dell’Abruzzo, rispetto a quando avrebbe voluto questo “governo abusivo”, anche di solo qualche giorno, come fatto dal Presidente Marsilio, è ossigeno per l’economia e vita per i commercianti ed artigiani costretti alla chiusura in queste settimane.

Come dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, se da una parte non posso che apprezzare la Regione Abruzzo per i provvedimenti adottati a sostegno delle imprese e delle famiglie, dall’altra esprimo preoccupazione per la pressappocaggine di un “governo abusivo”, che nonostante abbia incassato la possibilità dell’ulteriore indebitamento, tarda ad adottare i provvedimenti necessari a dare linfa alla economia del Paese e sostegno alle famiglie.

Gli onorevoli abruzzesi, come ha fatto la Regione, difendano la nostra gente, anche se appartengono ad uno schieramento diverso da quello mio e del Presidente Marsilio. In gioco non c’è il consenso personale, ma la sopravvivenza della nostra terra”. Si legge così in una nota dell’ex sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.

Impostazioni privacy