Torto in visita nelle carceri di Chieti, Lanciano e Vasto

Chieti. “Ho voluto rispondere all’appello dei lavoratori della polizia penitenziaria che da mesi lamentano le loro condizioni di lavoro assai difficoltose, soprattutto a causa del basso numero di agenti rispetto a quello dei detenuti e la maggior parte di loro con una media di età anagrafica molto alta. Situazione aggravata in quest’ultimo anno e mezzo dall’ emergenza sanitaria e dal rischio contagio altissimo sia per i detenuti che per l’intero personale” così dichiara la parlamentare di Chieti del Movimento 5 Stelle Daniela Torto.

“Ieri ho visitato le case circondariali di Chieti, di Lanciano e di Vasto per rendermi conto di persona della situazione lavorativa molto delicata a cui i nostri agenti si dedicano ogni giorno assieme ai direttori e ai comandanti. Ho voluto mostrare la vicinanza della politica a queste realtà spesso dimenticate, soprattutto in questi giorni, dopo che a causa di alcune vicende che sicuramente sono gravissime, si rischia però di penalizzare migliaia di lavoratori onesti e responsabili, servitori dello Stato che quotidianamente svolgono il proprio mestiere con serietà e rispetto delle regole, in condizioni molto stressanti” prosegue Daniela Torto.

“Queste visite testimoniano la mia attenzione sia rivolta ai lavoratori che a chi dirige questi istituti, attenzione che non è mancata nemmeno in passato presentando più interrogazioni parlamentari proprio per mettere sotto i riflettori la difficile situazione”.

“Per renderci conto di ciò di cui stiamo parlando, ci si trova di fronte ad una carenza di organico che si aggira in generale intorno al 20% rispetto a quello previsto a regime. Ma i problemi non riguardano solo la questione numerica, anche l’età anagrafica; basti pensare che nell’istituto vastese l’età media dei lavoratori è di 51 anni con un’anzianità di servizio pari a 28 anni. Nell’istituto di Chieti, seppure più piccolo rispetto a quelli di Lanciano e Vasto, la mancanza di organico incide molto di più e bastano già solo le assenze per malattia a rendere impossibile al personale la garanzia dei servizi minimi di sicurezza.”

E incalza l’onorevole Torto: “Ieri ho respirato davvero il senso di dedizione al proprio lavoro, lavoratori capaci di fare squadra per il bene del servizio prestato. Entrando in questi istituti è assolutamente palpabile la delicatezza del lavoro svolto dalla polizia penitenziaria, che tutela oltre tutto anche la sicurezza dell’intero personale di supporto che opera in queste realtà come i sanitari, gli assistenti sociali e tanti altri.” E conclude: “Gli istituti penitenziari non sono solo detenzione, ma anche progetti di rieducazione e lavoro, come accade nell’istituto di Lanciano al cui interno ho trovato una linea di produzione della Dolciaria D’Orsogna, una vera eccellenza nel campo che con coraggio cerca un percorso anche di reintegrazione del detenuto nella società. Per tutte queste ragioni avvierò sicuramente iniziative concrete sia sulla carenza di organico, sia su altri interventi. Sto pensando nell’immediato ad uno specifico servizio di supporto psicologico per tutta la polizia penitenziaria che ne merita sicuramente il sostegno” conclude la deputata teatina Daniela Torto.

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