Stop della Regione al conferimento dei rifiuti nella terza discarica del Civeta

Vasto. “L’Ufficio Rifiuti della Regione Abruzzo, con un provvedimento di diffida firmato martedì scorso e mostrato poco fa in un servizio di Ezio Cerasi per il TGR Abruzzo, ha fermato per sei mesi ogni ipotesi di conferimento dei rifiuti nella terza vasca del Civeta avanzata dalla società Cupello Ambiente dopo il dissequestro ottenuto dal GIP Radoccia lo scorso 19 febbraio nonostante il parere negativo del PM”.

Si legge così in una nota del Comitato, che prosegue: “Il tutto, lo ricordiamo, con affermazioni circa lavori già effettuati e concordati con Regione e ARTA che avevamo immediatamente stigmatizzato. Infatti il GIP aveva parlato testualmente di “avvenuta esecuzione di opere riparatorie, concordate con la regione Abruzzo e l’ARTA”.

Avevamo subito chiesto al GIP di chiarire quali fossero.

Ora la Regione nel provvedimento fa notare, tra l’altro, che “Le attività istruttorie di cui sopra, si ribadisce, sono tuttora svolte con riferimento alle numerose problematiche che caratterizzano ad oggi l’invaso, nonché per il confronto tra lo stato dei luoghi rispetto al progetto approvato con A.I.A. n. DPC026/02 del 23.07.2015 e s.m.i., secondo l’analisi dei documenti acquisiti agli atti e oggetto, appunto, di valutazioni non ancora definite né tantomeno concordate con lo scrivente servizio o con altre amministrazioni coinvolte nel procedimento di che trattasi”. (sottolineatura e neretto nostre, ndr).

Queste parole, nella loro gravità visto quanto affermato dal GIP, si commentano da sole considerato che provengono proprio da uno dei soggetti che secondo Radoccia avrebbe approvato alcune opere. Confermano la sussistenza di criticità che non consentono alcuna riapertura. Tra l’altro esiste anche l’altro procedimento sanzionatorio presso il Comitato V.I.A. sulle difformità progettuali che deve essere ancora affrontato, con il comitato che dovrà valutare se tali difformità sono anche rilevanti sotto l’aspetto ambientale.

Bene ha fatto, quindi, la Regione Abruzzo, ente referente per l’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto, ad imporre lo stop. Inoltre la regione a nostro avviso dovrebbe nel più breve tempo possibile acquisire anche le risultanze della perizia della Procura di Vasto, documento che potrebbe contenere ulteriori indicazioni utili per la definizione dei due procedimenti. Auspichiamo che le comunità locali siano compatte nel pretendere che ogni criticità sia risolta perché prima di tutto devono essere garantite la tutela del territorio, della salute e la sicurezza”.

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