Sevel, Rifondazione Comunista: ‘La Regione Abruzzo certifica la propria insipienza e quella del Governo’

Pescara. “Regione e Governo stanno disponendo protocolli sulle disposizioni da inserire negli appositi atti a partire esclusivamente dal 4 maggio. Per cui la Regione che dà per acquisita e confermata per lunedì 27 aprile la ripresa delle attività in Sevel si limita ad emanare una serie di consigli scaricando i problemi sugli utenti e sulle aziende di trasporto. La cosa è oltremodo scandalosa, in primo luogo ci chiediamo da chi hanno avuto conferma della concessione della deroga al lockdown chiesta da Sevel”.

Si legge così in una nota di Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-SE, e Marco Fars, Segretario regionale PRC-SE Abruzzo, che prosegue: “Evidentemente Sevel sostituendosi al Prefetto, al Governo e alla Regione stessa può decidere in autonomia quel che le pare aspettandosi soltanto cortesi genuflessioni da parte dei poteri pubblici.

La lettera inoltre contiene una serie di raccomandazioni generiche al limite del ridicolo scaricando sui lavoratori stessi l’onere di tutelarsi. Ad esempio al posto di prevedere un piano per la distribuzione di mascherine adeguate si invitano i lavoratori a provvedere in proprio anche magari con qualche pezzetto di stoffa raccattato al volo. Alle aziende di trasporto l’obbligo di adeguarsi a misure, che con la stessa lettera si certificano inesistenti, senza garantire loro nessun sostegno adeguato per gli oneri che ne derivano.

Insomma si certifica in breve che: 1) non esiste un piano organico, che è ancora in preparazione, 2) si scarica su lavoratori e aziende di trasporto ogni responsabilità, 3) al posto di dire che semplicemente Sevel non può riaprire ci si inginocchia supinamente al padrone

Se una tale situazione non destasse ribrezzo e scandalo la si potrebbe prendere per una lettera comica. Ci auguriamo un sussulto di orgoglio e un ravvedimento operoso e che quindi il prefetto dica no alla riapertura di Sevel”.

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