Ortona, l’amministrazione Castiglione porta in Consiglio il PRG

Ortona. L’amministrazione Castiglione ha formalmente avviato il cammino del nuovo Piano Regolatore Comunale portandolo all’attenzione della terza commissione consiliare che nella seduta odierna ha avviato l’analisi tecnico-amministrativa dello strumento urbanistico che sarà portato in adozione nel prossimo Consiglio comunale. Si tratta di un momento significativo e atteso da oltre dieci anni, da quando il precedente piano approvato nel 2007 venne impugnato e poi annullato da due sentenze del Tar del 2012 per la mancanza di due punti essenziali come la VAS e la microzonizzazione sismica.

 Una storia complessa che in apertura dei lavori della commissione consiliare è stata ricordata dal dirigente dell’Ufficio tecnico Milena Coccia che ha sottolineato i passaggi tecnici che hanno condotto l’amministrazione e gli uffici tecnici a ripartire dalla proposta di adozione del 2017. Una proposta che non è stata mai discussa in Consiglio comunale, infatti iscritta all’ordine del giorno del Consiglio del 13 febbraio 2017 è stata poi ritirata dalla stessa maggioranza dell’allora sindaco D’Ottavio, senza essere più inserita nei lavori consiliari. L’elaborato presentato nel 2017 dal gruppo di lavoro di diversi professionisti aveva recepito i punti critici procedurali evidenziati dalla decisione dei giudici amministrativi. “Una scelta di “buon senso” quella di ripartire dalla proposta del 2017 – ha ribadito la dirigente Coccia – perché vuole dotare al più presto la città di uno strumento urbanistico adeguato alle attuali esigenze normative e ambientali, visto che attualmente i procedimenti urbanistici di Ortona sono regolati dal PRG del 1994, e soprattutto una scelta coerente con gli impegni economici previsti per il gruppo di professionisti che ha elaborato la revisione dello strumento urbanistico, di circa 170mila euro”.

 “Questo è stato uno dei primi impegni che abbiamo assunto nei confronti della città – ha ricordato l’assessore all’Urbanistica Gianni Totaro – e la riunione di oggi è una chiara dimostrazione. Il PRG è un atto fondamentale della vita amministrativa della città e la nostra scelta è stata quella di individuare una modalità operativa che permettesse di evitare gli errori passati riaprendo la procedura per la progettazione di un nuovo piano, con un ulteriore dispendio economico e un allungamento dei tempi che avrebbero penalizzato i cittadini da anni in attesa in un limbo d’incertezza. L’amministrazione poi caratterizzerà questo piano nella fase delle osservazioni con una propria proposta che espliciterà la visione urbanistica della città per i prossimi decenni”.

 La presentazione del piano è stata poi affidata al coordinatore dei tre gruppi di professionisti che in questi anni hanno lavorato, il professore Roberto Mascarucci, che ha evidenziato le modalità operative seguite dai gruppi di professionisti adeguando il Piano alle normative attualmente in vigore, dimensionando lo strumento urbanistico ad una previsione di insediabilità pari a 31mila 304 abitanti. Una stima che permetterà al Consiglio comunale in sede di osservazioni e controdeduzioni di ampliare la crescita insediativa fino ad un massimo di 33mila 977 abitanti. Dunque dopo aver adeguato il piano alle normative ambientali e paesaggistiche con la VAS e la microzonizzazione, è stato comunque previsto un piccolo spazio di manovra che il Consiglio comunale potrà utilizzare nei previsti tre passaggi d’aula con la fase dell’adozione, delle osservazioni da parte dei cittadini e portatori d’interessi e nella conclusiva fase dell’approvazione.

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