Ortona, Castiglione: ‘Il consigliere Di Nardo si occupi degli interessi dei cittadini e non di logiche partitiche’

Ortona. «Una infelice uscita per semplice gusto di propaganda elettorale in cui speravo il presidente dell’Ater non fosse coinvolto, invece vedendo le dichiarazioni riportate nel comunicato del consigliere comunale Angelo Di Nardo, del suo stesso gruppo politico Fratelli d’Italia, devo ricredermi. Ieri nell’incontro da me richiesto, insieme al Presidente dell’Ater Antonio Tavani – ricorda il sindaco Leo Castiglione – abbiamo fatto diversi sopralluoghi per verificare i lavori svolti dall’ente proprietario e gestore degli alloggi popolari nel quartiere San Giuseppe, Madonna degli Angeli e Fonte Grande, una serie di manutenzioni urbane necessarie e che dimostrano una nuova attenzione dell’Ater per il patrimonio edilizio presente sul territorio ortonese e che comunque deve essere intensificato magari sfruttando le opportunità che sono state inserite nel decreto rilancio Italia, in fase di conversione attuativa.

Le accuse rivolte alla giunta da parte del consigliere Di Nardo nascondono una voglia di visibilità politica che danneggia le stesse persone in attesa di nuove assegnazioni, perché come dovrebbe sapere bene il consigliere, le assegnazioni che riguardano alloggi non nella piena disponibilità poiché necessitano di lavori di manutenzione, fanno riferimento alla legge regionale n.40 del 2014 che individua chiaramente nell’ente gestore o proprietario degli alloggi, Ater il soggetto deputato a individuare il futuro assegnatario e stabilire le condizioni e le modalità dei lavori che il “custode” nonché futuro assegnatario dovrà eseguire per regolarizzare l’assegnazione dell’alloggio. Dunque non spetta al Comune, che ha solo il compito di redigere la graduatoria, attivare le procedure previste dalla legge regionale.

Lo stesso dirigente comunale nell’ultimo Consiglio, sollecitato sull’argomento, ha spiegato quali siano le competenze dell’Ater e quelle del Comune sulla procedura di assegnazione anche in relazione alle normative regionali. Il consigliere entrando in questa questione tecnica su cui da diverso tempo gli uffici e i dirigenti del Comune e dell’Ater si sono confrontati, ha dimostrato tutta la sua partigianeria nel difendere le posizioni del suo Presidente senza dare alcun peso ai rilievi fatti dal dirigente e dai responsabili comunali. E forse ha voluto coscientemente omettere che lo stesso Presidente Ater ha comunicato che l’ente proprietario impegnerà 10mila euro per effettuare direttamente le manutenzioni degli alloggi da assegnare. Riconoscendo di fatto la propria competenza sugli alloggi in questione. Per cui a Di Nardo consiglierei di concentrarsi più sugli interessi dei cittadini che di quelli del partito».

La legge regionale n.40 del 2014 all’articolo 2, prevede la possibilità di assegnare anche un alloggio che non potrebbe esserlo, salvo previa effettuazione di lavori di manutenzione. La legge è stata fatta solo per venire incontro alle difficoltà finanziarie che l’Ater ha nella manutenzione dei propri immobili. Infatti prevede per l’ente proprietario o gestore la possibilità di accordarsi con quello che sarà il futuro assegnatario dell’alloggio che, se sarà d’accordo potrà anticipare a suo carico le spese per fare i lavori e le certificazioni necessarie all’abitabilità. L’Ater gli sconterà questi costi affrontati preliminarmente sull’affitto per un periodo che può arrivare fino a 10 anni.

Vengono fissati (testualmente dalla legge) «dei tempi standard preventivamente fissati dall’Ente proprietario o gestore».

L’Ater si accorderà quindi con l’aspirante assegnatario affinché faccia i lavori in un determinato termine, alla fine del quale e soltanto dopo aver controllato che sia tutto come programmato, può avvenire la fatidica “messa in disponibilità”. A questo punto il Comune potrà formalizzare l’assegnazione. Il Comune quindi non può accordarsi con l’aspirante assegnatario per scontargli fino a 10 anni un affitto che non sarà pagato al Comune ma all’Ater.

«Questa è la procedura prevista dalla normativa – continua il Sindaco Castiglione – che più volte il dirigente comunale ha ribadito ai funzionari dell’Ater e che confermo è di competenza degli uffici amministrativi. Quello che doveva essere un incontro istituzionale tra enti per affrontare i problemi degli alloggi popolari, è diventato un attacco politico e strumentale all’amministrazione comunale».

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