Guardiagrele il Bene in Comune: ‘Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini’

l gruppo di opposizione deposita in comune tre delibere antifasciste

Guardiagrele. Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e riaffermare i principi e i valori della Costituzione repubblicana e antifascista: questi gli obiettivi delle proposte di deliberazione che il gruppo “Guardiagrele il Bene in Comune” ha simbolicamente depositato proprio oggi, 27 gennaio in occasione del Giorno della memoria.

“Abbiamo depositato tre proposte e chiesto la convocazione del consiglio comunale per tornare ad affermare una scelta chiara a favore dei diritti e delle libertà fondamentali che il fascismo negò e che oggi dobbiamo continuare con forza a difendere” .

Così una nota del gruppo consiliare con la quale si spiegano le ragioni di una proposta che irrompe in un periodo nel quale si assiste a continui rigurgiti di razzismo e di negazione dei diritti della persona.

“La storia della nostra città – prosegue la nota – è fatta di pagine che, proprio negli anni della guerra e dell’occupazione, hanno visto concittadini protagonisti nella difesa della vita di persone vittime delle scelte razziste sposate dal regime.

Per queste ragioni, una città che ha concesso la cittadinanza onoraria a persone che furono internate a Guardiagrele, alla senatrice Liliana Segre, all’organizzazione Amnesty International e, appena nel 2019, alla Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e all’Associazione Brigata Maiella non può tollerare nel novero dei suoi concittadini anche il fondatore del fascismo”.

Il consiglio comunale concesse questa onorificenza a Mussolini con la delibera 147 del 23 maggio 1924 e fu seguita anche da altri due atti sui quali ci proponiamo di tornare con future iniziative: la commemorazione della “marcia su Roma” e la cittadinanza onoraria a Pietro Fedele, ministro dell’istruzione del governo fascista.

“Siamo fermamente convinti – spiega la nota – della necessità di questo genere di iniziative perché non possiamo restare ad assistere muti di fronte a preoccupanti fenomeni che sembrano confermare ciò da cui Umberto Eco ci metteva in guardia e, cioè, il ritorno del fascismo _sotto le spoglie più innocenti. Sentiamo il dovere – prosegue il comunicato – smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo. _

Alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini si aggiungono altre due proposte che sposano l’iniziativa partita dal comune di Stazzema.

“Proponiamo al consiglio comunale – dice ancora la nota – di aderire alla “Carta di Stazzema” promossa nel 2018 per l’istituzione di una Anagrafe Antifascista, una comunità virtuale che intende rispondere alla necessità di respingere ogni forma di intolleranza, discriminazione e violenza verbale. Proponiamo, altresì, di promuovere l’adesione alla proposta di legge di iniziativa popolare – che può essere sottoscritta anche presso lo Stato Civile del nostro comune – che istituisce il reato di propaganda fascista e nazista prevedendo la sanzione di questi comportamenti.

Confidiamo – chiude la nota – nella condivisione delle tre proposte da parte dell’intero consiglio comunale di Guardiagrele che, in questo modo, può farsi avanguardia di civiltà”.

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