Guardiagrele il bene in comune: ‘Avanti con il piano di recupero urbano di Comino’

Guardiagrele. Adottare subito il Piano di Recupero Urbano di Comino: questa la richiesta del gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune”.

“Abbiamo presentato una proposta di delibera di consiglio comunale – precisa una nota del gruppo consiliare – per chiedere di procedere speditamente all’adozione del PRU di Comino.

Prima delle elezioni di settembre era stato concluso tutto l’iter amministrativo e chiediamo, quindi, che si porti celermente il programma in consiglio comunale”.

Il Piano Urbano di Comino era stato approvato nel 2010 e, poi, a causa della protesta dei residenti nella contrada era stato bloccato.

“Dopo 5 anni di inattività – ricorda la nota – l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Dal Pozzo all’inizio del 2016 ha avviato un percorso totalmente condiviso con la cittadinanza.

Abbiamo incontrato più volte i residenti – spiega la capogruppo Marilena Primavera – e abbiamo conferito l’incarico a un gruppo di tecnici che il comitato dei cittadini ci ha indicato nel 2019. Insomma, abbiamo portato avanti una programmazione urbanistica davvero partecipata, non calata dall’alto come era stato in precedenza, recependo con attenzione praticamente tutte le proposte dei tecnici locali.

Su questo punto – precisa – siamo convinti di avere impresso una direzione innovativa dimostrando che anche in questo che le cose potevano cambiare”.

Ecco perché nonostante gli ostacoli sulla presunta impossibilità di revocare il precedente incarico, conferito per altro all’autore del Piano che la cittadinanza aveva osteggiato, la giunta diede un preciso indirizzo agli uffici ribaltando vecchie logiche e vecchie modalità operative.

Non c’è tempo da perdere, quindi visto che gli atti sono pronti ormai da mesi. Per questa ragione chiediamo all’amministrazione di riconvocare con immediatezza il consiglio comunale per dare corso a quanto la contrada attendeva praticamente da anni.

Abbiamo indicato un termine preciso per procedere: non oltre 30 giorni dall’approvazione del nostro ordine del giorno. Se il provvedimento approderà in consiglio vorrà dire che, anche su questo punto l’amministrazione comunale condivide un percorso avviato dalla giunta precedente. Diversamente dovremo prendere atto che non vi è volontà politica, ma sarebbe davvero inspiegabile e ingiustificabile.

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