Fossacesia, sicurezza su viale San Giovanni in Venere: il Comune sollecita Provincia e Regione

Fossacesia. Intervenire per mettere in sicurezza Viale San Giovanni in Venere. E’ quanto ha sollecitato l’Amministrazione Comune di Fossacesia alla Provincia di Chieti, proprietaria delle infrastrutture del viale.

 “Esistono seri problemi sia per la circolazione stradale, che per i pedoni – precisa il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio -. Il viale, per i 1200 metri di lunghezza, è costeggiato da due filari di conifere le cui radici hanno divelto la pavimentazione dei marciapiedi e sollevato in molti punti l’asfalto della strada. Inoltre, spesso si verifica la caduta di rami, provocata dal maltempo. Siamo intervenuti posizionando un’apposita cartellonistica per segnalare la possibilità di cadute sull’area riservata ai pedoni. Abbiamo fissato, inoltre, a 30 km/h il limite di velocità per le auto che percorrono il viale e per due motivi: il fondo stradale è degradato e rappresenta un pericolo per gli automobilisti, senza contare poi la presenza di molte persone, che preferiscono camminare sulla sulla sede stradale anziché usufruire dei marciapiedi, diventati impraticabili”.

 L’Amministrazione Comunale di Fossacesia ha redatto un apposito studio di fattibilità, approvato dalla Giunta comunale il 24 novembre 2016 per lavori di valorizzazione del viale principale di accesso all’area monumentale dell’Abbazia di San Giovanni in Venere. La spesa complessiva prevista è di circa 4 milioni di euro. Il programma, in fase di sviluppo con la redazione del piano definitivo che prevede la sistemazione dei marciapiedi, è stato trasmesso alla Regione Abruzzo per programmare il relativo finanziamento. “Mi auguro che i tempi per ottenere l’erogazione dei fondi sia breve – ha auspicato il Sindaco Di Giuseppantonio -. Il presidente della Regione D’Alfonso ha promesso il suo sostegno. Così come mi auguro un rapido intervento della Provincia per procedere alle operazioni di manutenzione. Sul viale esistono dei seri rischi per l’incolumità pubblica”.

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