Di Primio: ‘Il Governo dia all’Abruzzo i vaccini necessari. A Chieti grazie a Asl e Università vaccinato l’80% degli anziani’

Chieti. “La propaganda politica sulla salute dei cittadini, in un momento di emergenza epidemiologica, è quanto di più vile vi possa essere.

Rimango esterrefatto, nel leggere le recenti polemiche del sindaco-medico di Chieti, le affermazioni imbarazzanti del suo assessore alla sanità e l’attacco alla ASL degli esponenti provinciali del Pd. Una sterile guerruccia a Schael per colpire la Regione a guida Marsilio, amministrata dal centrodestra.

Per fortuna dei cittadini, le cose in Abruzzo vanno per il verso giusto. Grazie alla organizzazione e programmazione che si è saputa dare la Regione e nonostante la incapacità (quando è al governo) e l’ostruzionismo (quanto è all’opposizione) della sinistra, i numeri ci dicono che in base alle dosi disponibili, siamo tra le regioni più efficienti.

L’85% dei vaccini somministrati in Abruzzo, l’80% dei vaccini somministrati agli over 80 di Chieti ed il 70% a quelli della provincia che si trovano in comuni dichiarati zona rossa, sono la risposta agli sgarbi istituzionali di un sindaco-medico, che di fronte alla emergenza e necessità di mettere immediatamente a disposizione una sede per vaccinare gli ultraottantenni di Chieti, fa solo polemica con la ASL, sono la risposta ad un assessore-medico del M5S che si rivolge al direttore generale della ASL accusandolo di farsi “bello davanti alle istituzioni” o peggio, ridicolizzandolo dicendo che ha comprato “una fionda” con la quale “di notte” tira “biglie contro le illuminazioni stradali”, ad un PD, fantasma del partito che era, che etichetta la ASL come “una struttura che naviga a vista senza programmazione”, offendendo, in questo modo, il lavoro di medici, infermieri e volontari.

Il risultato ad oggi ottenuto, è il frutto del buon lavoro fatto dal Presidente della Regione e dello straordinario lavoro della ASL e delle Associazioni di protezione civile, ovvero dei medici, del personale infermieristico e dei volontari che hanno dedicato il loro tempo alla campagna vaccinale e messo a disposizione la loro professionalità. Un grazie devo rivolgere anche alla Università d’Annunzio: senza l’accordo stretto dal rettore Caputi con la ASL, vista la colpevole assenza del comune, oggi non avremmo vaccinato a Chieti l’80% degli aventi diritto.

Insomma, nonostante la sinistra, la Regione Abruzzo si conferma tra le primissime d’Italia per numero di vaccini effettuati (over ottanta, forze dell’ordine, personale sanitario e docenti).

Lavoro, idee chiare, decisioni, nessuna perdita di tempo, pianificazione: sono queste le azioni messe in campo dalla Regione e dalla ASL.

Con la “Fase 2” presentata dal Presidente Marsilio, se il Governo Draghi ci metterà a disposizione dosi a sufficienza, dal 30 settembre potremo tornare a costruire quella normalità che ad oggi ci è negata. Ora, la priorità è recuperare nelle aree interne e soprattutto, vaccinare i “cittadini più fragili”, che più di altri, hanno bisogno di sostegno e attenzione. Sono certo che anche per loro, presto, potremo parlare di obiettivo raggiunto.

Purtroppo non si può dire altrettanto delle realtà dove amministra la sinistra. Penso a Chieti. La Giunta Ferrara e il PD, per non smentirsi, mentre i giornali davano la notizia che al Pala Ud’A, grazie alla Asl e all’Università, venivano vaccinati 2.603 cittadini over 80, continuavano a polemizzare e a cercare la scusa di turno per giustificare la loro assoluta incapacità di fronteggiare un problema così grave. Non solo non sono stati in grado di mettere a disposizione un luogo per vaccinare, ma neppure di fornire un elenco anagrafico degli ultraottantenni ancora non registrati sulla piattaforma e ciò, nonostante la ASL, da tempo, avesse fornito i propri elenchi.

I fatti parlano chiaro: in merito alla somministrazione dei vaccini, la regione Abruzzo è tra le più virtuose d’Italia. È triste ed è un gran peccato, l’ostruzionismo di certa classe politica di sinistra e di certi sindaci-medici.

La salute, per noi, non può, non deve e non sarà mai un motivo di propaganda politica. È scritto nella nostra Costituzione, ma ancor più è una questione morale e di umanità, che, evidentemente, non appartiene a taluni ambienti. Al centrosinistra, che si riempie sempre la bocca con la parola costituzione, la richiesta, almeno quando in gioco c’è la salute dei cittadini, è di non intralciare le attività portate avanti da uomini e donne che, al contrario loro, sanno agire, sanno lavorare e sono all’altezza dell’incarico che ricoprono”. Lo afferma in una nota l’esponente di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Chieti Umberto Di Primio.

Impostazioni privacy