Crisi Pilkington, lettera del M5S

Vasto. I portavoce M5S di Vasto scrivono a Germano di Laudo, segretario generale della Camera del Lavoro Provinciale, per intervenire sulla crisi industriale che in Abruzzo sta riguardando fabbriche come NSG Pilkington e TE Connectivity.

 La lettera è firmata da Gianluca Castaldi, portavoce al Senato, Carmela Grippa, portavoce alla Camera dei Deputati e Pietro Smargiassi, consigliere regionale. Lo scopo della missiva è quello di manifestare, da parte del MoVimento 5 Stelle, la disponibilità ad aprire un tavolo di discussione per “costruire una RETE in grado di determinare un nuovo futuro dei nostri territori”.

 LA LETTERA DEL M5S A GERMANO DI LAUDO

 “Al segretario generale della Camera del Lavoro Provinciale
Germano Di Laudo

 In questi giorni, a fronte di una evidente situazione di crisi che coinvolge alcune grandi e significative aziende industriali del nostro territorio come NSG Pilkington e TE Connectivity, viene chiesto a forze politiche, Parlamentari e Consigliere Regionali, un rinnovato impegno di contrasto della crisi occupazionale che investe il nostro territorio. Dichiariamo, senza ombra di dubbio, la nostra disponibilità, a tutti i livelli istituzionali (Regione, Camera, Senato), nel rappresentare le istanze provenienti dal nostro territorio. Istanze che vogliamo, nel contempo, contribuire a determinare.

 Per sviluppare una strategia concreta di sviluppo economico è necessario comprendere i limiti degli attuali paradigmi che guidano la dimensione produttiva, i servizi, gli assetti territoriali. Solo per fare un esempio, porre l’accento sui caratteri della trasformazione industriale 4.0 deve significare che bisogna rendere evidente anche la contraddizione sociale di fondo, ossia quella tra chi decide e chi subisce le nuove regole produttive.

 Sappiamo bene che non solo il nostro territorio è attraversato da dimensioni di ristrutturazioni produttive di una certa rilevanza, ma anche l’intera Regione: l’Abruzzo ha perso 4.206 imprese in 5 anni (secondo uno studio condotto dal CNA). A chiudere sono maggiormente le piccole e medie imprese, proprio quelle che danno lavoro al 54% degli abruzzesi; 11 mila abruzzesi hanno lasciato la Regione per cercare lavoro altrove, 15 mila posti di lavoro sono andati persi.

 Il comunicato della CGIL del 16 aprile 2018, nel quale si vuole determinare un coinvolgimento di “rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e della politica” per costruire una RETE in grado di determinare un nuovo futuro dei nostri territori, ci trova pienamente concordi e disponibili.

 Siamo disponibili ad una battaglia per ridare, in primis, dignità al nostro territorio attraverso una sua rivitalizzazione sostenibile. Una nuova e diversa pianificazione delle infrastrutture, anche digitali, deve avvenire in funzione di un territorio più connesso al suo interno e verso il mondo che lo circonda. Senza un degno sistema di trasporti, di reti (stradali, ferroviarie, digitali, territoriali) non si ha attrattiva, non si valorizzano le risorse ambientali, non si difendono dallo spopolamento le aree interne, non si crea futuro e non si ridetermina una nuova sostenibilità sociale.

 Con questo spirito, ribadiamo la nostra disponibilità alla costruzione della rete da voi indicata”.

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