Chiusura Iper di Ortona, Di Nardo: ‘Garantire occupazione’

Ortona. “Esprimo grande preoccupazione per le notizie circolate nelle ultime ore sugli organi di informazione, in merito alla possibile chiusura di tre ipermercati abruzzesi appartenenti al gruppo Iper, tra i quali quello di Ortona. Chiedo all’amministrazione comunale di attivarsi immediatamente, nel tentativo di scongiurare l’operazione e in subordine per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, eventualmente anche attraverso la ricollocazione dei lavoratori negli esercizi gestiti dalle imprese subentranti”.

 Così Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d’Italia, Lega e Libertà e Bene Comune al Consiglio comunale di Ortona, dopo la notizia, diffusa in una nota dalla Federazione Italiana Lavoratori Commercio Alberghi Mense e Servizi, secondo la quale il gruppo Iper avrebbe deciso di lasciare l’Abruzzo, cedendo i punti vendita a Conad Adriatico, in affitto di ramo d’azienda, dandone anche comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

 “Invito il sindaco Leo Castiglione ad assumere al più presto dettagliate informazioni – prosegue Di Nardo – e a riferire sull’argomento già nel corso del prossimo Consiglio Comunale in calendario per il 31 luglio”.

 L’esponente del centrodestra ortonese chiede garanzie per i circa 600 dipendenti del gruppo Iper in Abruzzo. “Considerando che il gruppo Conad, che sembrerebbe interessato a subentrare, non ha più gestioni dirette sul nostro territorio, ma affida la conduzione dei punti vendita ad altre imprese – prosegue Di Nardo – sarebbe fondamentale, qualora l’operazione andasse in porto, verificare l’affidabilità delle imprese subentranti e assicurare le stesse condizioni di lavoro ai dipendenti”.

 Il capogruppo di opposizione, inoltre, mette in rilievo che, “se le notizie trovassero conferma, sarebbe l’ennesima dimostrazione del fallimento delle scelte strategiche compiute negli ultimi 20 anni in Abruzzo, finalizzate ad attrarre nella nostra regione quei grandi gruppi multinazionali, con le loro cattedrali del commercio, che non generano ricchezza nel territorio e tendono ad uccidere le attività locali”.

 Secondo Di Nardo, invece, “occorre invertire la marcia e puntare proprio sulle realtà del commercio locale, vero motore di sviluppo dell’economia regionale, oltre che garanzia di qualità per i consumatori abruzzesi”.

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