Chieti, tassa di soggiorno. Di Primio: ‘Non accettiamo ricatti da nessuno’

Chieti. “Nessuno può ricattarmi sopratutto quando in ballo ci sono i progetti per il bene della città”. E’ il commento del Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito a quanto verificatosi questa mattina in Consiglio Comunale a proposito della delibera riguardante l’istituzione, a Chieti, dell’imposta di soggiorno.

 “La tassa di soggiorno, che dobbiamo immediatamente istituire – prosegue il Sindaco – è necessaria alla realizzazione di manifestazioni ed iniziative di promozione turistica per la città. Si tratta di una imposta applicata ovunque che non dovranno pagare i cittadini di Chieti ma le migliaia di persone non residenti che pernotteranno in città (90.000 le presenze registrate dalla Regione lo scorso anno) per motivi turistici o di lavoro”.

 “I giochetti di una parte della maggioranza, se ancora la posso definire tale, spalleggiata dall’opposizione, stavano per provocare un grave danno al bilancio comunale e, soprattutto, alle manifestazioni e agli eventi cittadini facendo venire meno la previsione oggi in bilancio.Non potendo accettare una situazione del genere, e potendo contare su Consiglieri Comunali che oggi, per motivi personali, non erano in aula – conclude il Sindaco – ho chiesto alla maggioranza di abbandonare l’aula così da far venir meno il numero legale e neutralizzare il tentativo delle opposizioni con i soliti noti della maggioranza. Riporteremo in aula la delibera in modo che la tassa di soggiorno possa essere applicata a partire dal prossimo 1 agosto”.

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