Chieti, polemica Fratelli d’Italia per utilizzo Pala Colle dell’Ara: intervengono Ferrara ed esecutivo

“Fare polemica sulla destinazione della campagna vaccinale significa vivere fuori dalla realtà. L’hub aiuterà le vaccinazioni a proseguire”

Chieti. “In merito alle polemiche sollevate dal gruppo di Fratelli d’Italia sull’utilizzo della palestra di Colle dell’Ara quale hub vaccinale, dopo il Pala Colle dell’UdA, vanno ricordate poche semplici cose, che peraltro il gruppo, ospitando ex amministratori che hanno governato nella prima fase pandemica, dovrebbe aver ben chiaro”, così il sindaco Diego Ferrara e il suo esecutivo.

“Quando ci si trova in una fase di ripresa del virus, esattamente come quella che stiamo vivendo in questo momento non solo a Chieti, ma in Italia e nel mondo, che mette di nuovo a rischio la vita e il futuro della comunità, la tutela sanitaria ha la priorità su tutto – riprendono Ferrara e la Giunta – Per questo, non all’ultimo momento, ma sin dal primo, mesi fa, e vista la positiva risposta data come sede di screening a febbraio, lo abbiamo proposto alla Asl come sede vaccinale e siamo lieti che questa richiesta sia stata ora accolta.

Il Pala Colle dell’Ara ha poi una situazione in itinere, perché l’affidamento trovato è al capolinea e stiamo lavorando alla nuova gara che si terrà entro agosto, per individuare il nuovo soggetto gestore e dunque le attività che vi si svolgeranno in futuro. Attività su cui noi puntiamo fortemente anche per quanto riguarda la programmazione sportiva in città, come dimostrano tutti i passi fatti finora in tal senso, basti pensare ai Campionati europei di pallamano under 19 che hanno visto l’Italia vincere a Chieti solo pochi giorni fa nel Pala Santa Filomena e agli altri eventi internazionali che arriveranno a breve nelle altre strutture che abbiamo reso più fruibili, altro che mancanza di visione!

Ci stupisce, però, che chi ha governato fino a qualche mese fa, pensi a buttare in caciara un tema così importante per la città e per l’Ente che è responsabile della sanità sul territorio cittadino, solo per fare propaganda politica su questioni che in questo momento dovrebbero stare fuori dai cori e che, purtroppo, finora non abbiamo visto arrivare sul tavolo comunale interforze istituito anche per ascoltare la voce della minoranza.

Mettere a disposizione uno spazio, al momento libero, per far continuare e per intensificare la campagna vaccinale, non significa togliere qualcosa alla città, ma accelerare i tempi di un’immunizzazione che consentirà la ripresa a regime anche di attività come lo sport che, peraltro, con un nuovo picco di contagi sarebbero le prime ad essere limitate, com’è già accaduto.

Lo facciamo con la consapevolezza che non stiamo lavorando per mettere nella palestra una mostra del caciocavallo e di tutte le sue declinazioni, con tanto di rispetto per questo onorevole formaggio e che nei mesi a venire condivideremo con le autorità sanitarie regionali e la Asl le decisioni in merito all’approdo della campagna in modo capillare e più diffuso sul territorio in altri luoghi della medicina locale, farmacie non escluse, come ha annunciato il Governo”.

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