Chieti, nuovo piano regionale dei rifiuti: le preoccupazioni di Giustizia Sociale

Chieti. Desta preoccupazione negli abitanti delle frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena, la dichiarazione del presidente Marsilio in merito alla possibilità che anche la Regione Abruzzo, dopo l’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti, possa dotarsi di un termovalorizzatore.

 “Un’eventualità – si legge in una nota di Andrea Iezzi, rappresentante del Comitato ‘Il Bivio’ – che noi di Giustizia Sociale riteniamo non solo improponibile sotto l’impatto ambientale per una regione giustamente definita “Cuore verde d’Europa”, ma anche, e soprattutto, che non debba assolutamente interessare il comune di Chieti, visto che la nostra città ha già dato un contributo notevole alla risoluzione del “problema rifiuti” regionale (e non solo), con le frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena che stanno tuttora pagando un prezzo altissimo, in termini di disagio e sopportazione, per presenza di una discarica e di un impianto TMB.

 In molti dovrebbero ricordare che quando fu realizzato, l’impianto di TMB doveva servire solo il territorio teatino e il suo hinterland, ma ben presto ha iniziato ad accogliere i rifiuti di altre province e, addirittura di altre regioni, soprattutto quelli provenienti da Roma, giustificandoli come unica soluzione per scongiurare una emergenza sanitaria.

 Per questo gli abitanti delle frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena chiedono subito rassicurazioni finalizzate a scongiurare sul nascere che la decisione della Regione della costruzione del termovalorizzatore possa interessare ancora una volta la loro zona. Considerato che in passato hanno sempre dovuto accettare passivamente le decisioni politiche imposta dall’alto, per una volta invocano la chiusura della stalla prima della fuga degli buoi.

 Il sindaco Di Primio più volte ha ribadito l’assoluta contrarietà dell’amministrazione comunale ad ospitare qualsiasi altro impianto di smaltimento rifiuti nel territorio teatino, ora è momento di riaffermarlo con forza”.

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