Chieti, Commissione Statuto: ‘Necessario dialogare con Presidenza e maggioranza’

“Lavori non concordati con l’ufficio di presidenza e la maggioranza, partecipiamo solo per senso di responsabilità”

Chieti. “È indispensabile che la consigliera Serena Pompilio si relazioni con l’ufficio di presidenza del Consiglio comunale, se è davvero intenzionata ad articolare in modo proficuo per la città il lavoro della Commissione Statuto e regolamento. Ciò non è accaduto, la maggioranza ha solo per senso di responsabilità ritenuto di partecipare a una sessione di lavori nata in modo anomalo, che in tale modo rappresenta solamente uno spreco di risorse pubbliche, essendo convocata con un generico intento di programmare i lavori”, così i capigruppo della maggioranza consiliare relativamente alla seduta odierna.

“La Commissione Statuto e regolamento ha un valore strategico per l’azione amministrativa della maggioranza e del governo cittadino, di conseguenza oltre che improduttivo stabilire un ordine dei lavori così generico, è inopportuno non concordare con l’Ufficio di presidenza l’iter dei lavori, come fanno tutte le altre Commissioni consiliari. Esattamente come è improduttivo non relazionarsi alla maggioranza o all’esecutivo di cui la Commissione è diretta emanazione, per il valore strategico che ha. Purtroppo nemmeno questo è avvenuto, nonostante la consigliera non abbia ancora preso ufficialmente le distanze dalla compagine politica di cui era parte al momento del voto, ma a cui, di fatto, oggi si oppone, visti gli attacchi e le posizioni che esprime a mezzo stampa e in ambito consiliare. Sarebbe stato forse inoltre opportuno, se prima di convocare i lavori la consigliera si fosse confrontata con il presidente del Consiglio comunale, che, peraltro della maggioranza è espressione, al fine di rendere utile la seduta e non esporre a costi l’Ente a lavori utili solo a produrre gettoni di presenza. Siamo convinti, se davvero è sua intenzione rimanere a capo di questo organismo, che non ci sia altra strada che questa, al fine di riattivarne i lavori. In caso contrario bisognerebbe trovare un’altra via attraverso la politica, avendo coscienza del fatto che è possibile arrivare a una soluzione condivisa solo con la ricomposizione del vertice di questo organismo”.

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