Carbone: ‘Costruzione casello autostradale Vasto centro a patto che non aumentino i costi dei pedaggi’

Vasto. “Si faccia chierezza sulla proposta del presidente Marco Marsilio sulla costruzione di un ulteriore casello a Vasto dopo Vasto nord e Vasto sud anche Vasto centro, si verifichi il ritorno dell’investimento e soprattutto si scongiuri il rischio di aumento dei pedaggi, poiché quando per finanziare nuovi investimenti occorre aumentare i pedaggi, anno dopo anno, significa o che si fanno pessimi investimenti o che il ministero sbaglia conti. Nel 2007 il Cipe stabilì un criterio per la remunerazione dei nuovi investimenti: l’incremento di tariffa deve essere determinato in modo che, sull’arco del periodo regolatorio, il valore attualizzato dei ricavi previsti sia pari al valore attualizzato dei costi ammessi scontando gli importi al tasso di congrua remunerazione. Ma bisogna che ne venga quantificato l’importo”.

Si legge così in una nota di Alessandro Carbone, referente comitato Azione di Calenda, che prosegue: “Una volta definiti gli importi dei nuovi investimenti, l’incremento del pedaggio dipende da tre elementi: 1) la redditività attesa dall’investimento; 2) il tasso di rendimento riconosciuto al concessionario e 3) il periodo sul quale si calcola l’ammortamento. Se nel piano finanziario si assume, come si dovrebbe, un periodo di ammortamento lungo quanto la presumibile vita utile dell’investimento, allora l’incremento di pedaggio dipende solo dai primi due elementi: la redditività attesa nell’arco della vita utile dell’investimento e il rendimento riconosciuto al concessionario.

Un aumento di pedaggio è necessario solo se la redditività attesa dell’investimento è inferiore al tasso di rendimento che si intende assicurare al concessionario. E se l’investimento è in grado di ripagarsi è importante non concedere anche incrementi di tariffa.

In Francia e in Spagna non sono previsti incrementi di tariffa per finanziare investimenti in nuove corsie o nuovi caselli: la scelta di convenienza viene lasciata alla concessionaria. In Italia invece gli investimenti sono proposti dalle concessionarie ma “assentiti” dall’Anas che ne garantisce quindi la redditività ex ante con incrementi di tariffa. Le concessionarie hanno quindi tutto l’interesse a sottovalutare la redditività attesa dei loro investimenti per farseli remunerare con incrementi di pedaggi.

Il presidente Marsilio faccia chiarezza e chieda al ministero di fare lo stesso per evitare che i pedaggi autostradali aumentino per finanziare investimenti con una scarsa utilità e che potrebbero gravare esclusivamente sugli utenti in termini di ulteriori aggravi di costo”.

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