Bolkestein, Colletti: ‘Il Governo dice no alla tutela dei Trabocchi’

“Bocciata mozione. Presenteremo emendamento a ddl Concorrenza”

 

Pescara. “Nella delicata questione Bolkestein, Alternativa apre alla tutela dei Trabocchi, uno dei simboli dell’Abruzzo, in considerazione del loro valore storico, sociale, culturale e turistico. Il Governo, però, si dimostra ancora una volta poco coraggioso e continua a rimandare, lasciando nell’incertezza gli operatori”. Lo afferma il deputato abruzzese Andrea Colletti a proposito della mozione, poi bocciata, presentata alla Camera da Alternativa.

Nell’istanza si impegnava il Governo “in un’ottica di omogeneità interpretativa e regolamentare – si legge – a escludere dalla procedura di selezione di cui all’articolo 12 della direttiva 2006/123/CE e articolo 16 del decreto legislativo n. 59 del 2010, i trabocchi, compresi quelli da molo, i caliscendi e i bilancini siti sulla costa e sui porti, se tutelati o valorizzati da leggi regionali, positivizzando l’applicazione del regime derogatorio previsto dal considerando n. 40 della suddetta direttiva alle strutture innanzi dette, stante la sussistenza di ragioni d’interesse generale e necessità, a tutela, salvaguardia e conservazione delle stesse atteso l’esiguo numero e la riconosciuta espressione di valori sociali e culturali di un territorio”.

“Nella complessa e delicata vicenda della direttiva Bolkestein – afferma Colletti – noi siamo i primi a dire che è possibile tutelare i trabocchi. Per i trabocchi trova applicazione il regime derogatorio ammesso nel considerando n. 40 della Direttiva 123/2006, sussistendo motivi imperativi d’interesse generale e di necessità dettati dal regime di tutela, salvaguardia e conservazione della specificità e dell’esiguo numero dei trabocchi esistenti, con il divieto di nuove costruzioni, idoneo a garantire che la realizzazione dell’obiettivo perseguito non vada oltre quanto necessario al raggiungimento dello stesso, rappresentato dalla tutela e valorizzazione della specificità dei manufatti, tipici e caratterizzanti l’identità dei luoghi e dell’ingegno locale, come espressione di antichi valori sociali e culturali, con finalità di conservazione del patrimonio nazionale storico e tradizionale”.

“Non possiamo che esprimere delusione e amarezza per il fatto che il Governo, pur definendosi d’accorso sul principio attraverso le parole del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ancora una volta non abbia avuto il coraggio necessario ed abbia rimandato la discussione su una questione importante, continuando a lasciare nell’incertezza gli operatori. Nel prossimo ddl Concorrenza presenteremo un emendamento sullo stesso tema. Vedremo se l’Esecutivo avrà finalmente il coraggio di affrontare le questioni nel merito e se i parlamentari abruzzesi sosterranno nei fatti uno dei simboli della nostra regione”, conclude Colletti.

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