Autorità Portuale di Ancona, Febbo: ‘La nomina di Del Vecchio mortifica Ortona’

Ortona. “La nomina di Enzo Del Vecchio in seno al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale è un atto di inaudita gravità, ma soprattutto di mancato rispetto e di offesa per la città di Ortona”.

 Questo il commento di Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia che spiega: “L’Autorità Portuale di Ancona comprende sia il Porto di Pescara che quello di Ortona. Visto che il ruolo ricoperto dal Senatore Coletti all’interno dell’organismo è decaduto in base alla Deliberazione Presidenziale n° 43 del 20 marzo 2018, sarebbe stato necessario e opportuno provvedere alla nomina di un nuovo rappresentante del Porto di Ortona che ha il riconoscimento di porto industriale regionale e soprattutto della principale infrastruttura d’Abruzzo. Ed invece D’Alfonso prosegue nella sua opera di trasferire i componenti della giunta pescarese​, tutta PD, ​ all’interno della Regione a scapito di chi sarebbe oggettivamente più meritevole​ e titolato.​ La notizia ad ora non suffragata da atti ufficiali, ma annunciata dal Sindaco di Ortona, Leo Castiglione, se fosse vera dimostrerebbe l’incuranza del Presidente D’Alfonso per la rappresentazione dei territori, delle loro peculiarità e interessi seguendo una logica incondivisibile ed indifendibile”.

 “Sul Porto di Ortona gravitano troppe partite ancora aperte e difficilmente possono essere difese e tutelate da ​chi non ne ha contezza e consapevolezza, ma, mi permetto, neanche i titoli curriculari. Come non pensare all’annoso problema del dragaggio e all’opportunità della ZES su cui ad oggi nulla è stato fatto. Ma soprattutto – conclude Mauro Febbo – un “fido” e fidato amico di D’Alfonso qual è Del Vecchio, potrà scongiurare la realizzazione del progetto del “finanziatore” di D’Alfonso, ovvero la costruzione del deposito di GPL di cui nessuno più parla, ma che è tuttora in esame al Ministero dello Sviluppo Economico? Ortona merita ben altra considerazione affinché esprima il suo enorme potenziale sociale, economico e produttivo”.

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